BUTTERFLY

Clarence Brown


Scen.: Olga Printzlau, dalla novella di Kathleen Norris; Titoli: Marlan Aislee; F.: Ben Reynolds; M.: Edward Schroeder; Scgf.: E. E. Sheeley; Ass. R.: Charles Dorlan; Int.: Laura La Plante (Dora Collier), Ruth Clifford (Hilary Collier), Kenneth Arlan (Craig Spaulding), Norman Kerry (Konrad Kronski), Cesare Gravina (Von Mendesheld), Margaret Livingston (Violet Vanderwort), Freeman Wood (Cecil Atherton), T. Roy Barnes (Cy Dwyer), Rose Rosanova (non accreditata); Prod.: Universal Pictures; 35mm. (gonfiato da / blown up from 16mm). D.: 82’ a 22 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Adattato da un romanzo di Kathleen Norris (popolare scrittrice di melodrammi negli anni ’20), Butterfly fu il terzo film che Brown realizzò per gli Universal Studios di Carl Laemmle. Con questo incarico di prestigio (si trattava di un Universal “Jewel” Picture) Brown avrebbe conquistato nuovi estimatori sia all’interno dell’industria cinematografica sia tra il pubblico. Il film racconta di due sorelle, la prima piena di spirito d’abnegazione e la seconda viziata e frivola, mettendo in luce il talento di Laura La Plante, già grande star della Universal, e di Ruth Clifford, oggi forse meno conosciuta, ma che aveva lavorato per una decina d’anni nell’industria cinematografica. Uno degli aspetti più avvincenti di Butterfly è la rappresentazione dell’“Era del Jazz”.

Gwenda Young

 

Copia proveniente da