La guerra è vicina: 1938-1939

Se in seguito alla distruzione del nostro pianeta un alieno dovesse visitare un archivio cinematografico e vedere i film realizzati nel 1938-39, avrebbe un’idea abbastanza precisa della follia che a breve sarebbe seguita. Abbiamo scelto di non mostrare i film più chiaramente anticipatori dell’imminente conflitto (che pure esistono), ma di privilegiare pellicole che evocano paure e fragili speranze, giochi d’ombre, dialoghi inconcludenti: tutti elementi prodigiosamente espressi dai più grandi film dell’epoca, come La Règle du jeu di Renoir. Non a caso avevamo scelto come titolo provvisorio della rassegna ‘Les Années Regle du jeu’. Il nostro viaggio in quell’epoca tormentata comprende Menaces (Edmond T. Gréville), Bílá nemoc(Hugo Haas), Sans lendemain (Max Ophüls), Ošibka inženera Kočina (Aleksandr Mačeret), Three Comrades (Frank Borzage) e Pour la mérite (Karl Ritter). Ad essi si aggiungono straordinari cortometraggi come quelli di Humphrey Jennings.
Cosa ci rivela Ošibka inženera Kočina, forse il meno noto di questi film? Siamo in Unione Sovietica nel 1939, in pieno clima di spionaggio, sabotaggio, delazione. Quello che ci viene mostrato sullo schermo non è certamente la ‘verità’ ma qualcosa che va oltre e che solo il cinema sa comunicare: la paranoia e il dubbio che contrassegnarono gli anni tra il 1936-37 (i processi di Mosca) e il 1941 (la guerra), in bilico tra la vita e la morte. Vedremo cose simili in altri film di altri paesi, tutti alle prese con lo stesso mondo e con la stessa concreta minaccia, anche se con esiti e destini diversi. Certi film sembrano offrire una testimonianza relativamente diretta, pur essendo più complessi ed eloquenti dei comunicati diplomatici e dei documenti ufficiali. Altri, ambientati in tempo di pace, registrano una quotidianità fragile e priva di grandi eventi che si apre a rivelazioni sorprendenti. I film di finzione sono spesso più concreti dei documentari: insieme, essi offrono una testimonianza straordinaria del nazismo e del comunismo, della democrazia e della neutralità, delle grandi e feroci nazioni e dei piccoli Paesi, aggiungendo un tassello importante alla nostra comprensione di uno dei momenti più drammatici del secolo passato.

(Peter von Bagh)

Programma a cura di Peter von Bagh