Henri Fescourt, autore di serial

Niente poteva far pensare che questo giovane francese del sud, nato a Lunel nel 1880, intraprendesse la carriera cinematografica. Allievo di Vincent d’Indy alla Schola Cantorum, era destinato alla musica, ma per vivere, grazie alla laurea in legge, aveva fatto l’avvocato a Parigi prima di passare dal gabinetto di un ministro alla segreteria di un teatro e infine (dopo aver fatto recitare due o tre pièces da lui composte) alla redazione de “L’Intransigeant”. Per conto di questo giornale, nel 1910 circa, aveva intervistato Benoît- Lévy, che nell’indifferenza generale sosteneva idee precorritrici del film d’arte. Queste non convinsero nemmeno Fescourt, che solo nell’inverno 1911-1912, per rimediare un po’ di soldi, scrisse alcune sceneggiature seguendo il consiglio di un amico: “Più quel che scrivi è stupido, meglio è pagato”. Le portò al direttore artistico della Gaumont, Louis Feuillade, a cui era stato raccomandato da un viticoltore di Lunel. Feuillade gli comprò qualche lavoro; poi gli consigliò di prendersi carico egli stesso della messa in scena dei suoi lavori. In alcune pagine gustose quanto memorabili, Fescourt ha raccontato come Léon Gaumont ratificò questa decisione. Dunque nel febbraio 1912 Henri Fescourt realizzò, da una sua sceneggiatura, La Méthode du professeur Neura, il primo dei circa cinquanta film che girò per Gaumont fino all’agosto 1914. Dopo la guerra, e fino al 1929, restò alla Société des Cinéromans realizzando soprattutto film a episodi: nel 1919 Mathias Sandorf, capolavoro di effetti speciali al servizio dell’immagine poetica; Rouletabille chez les bohémiens; Mandrin, che per il lirismo generale, il respiro epico e il dinamismo delle immagini, si afferma come un vero e proprio western francese. È necessario ricordare anche Les Misérables e, soprattutto, il suo ultimo film muto, Monte-Cristo, che affascinò Alain Resnais per la sua bellezza plastica. Dopo l’avvento del sonoro, Fescourt lavorò in Svezia, in Inghilterra, nell’Africa del nord e ovviamente in Francia, dove nel 1942 girò il suo ultimo film, Retour de flamme, in cui debuttarono Roger Pigaut e Renée Saint-Cyr. Tutte le grandi vedettes di un tempo figurano nei titoli di testa dei film di Fescourt: René Navarre, Yvette Andreyor, Jean Toulout, Joé Hamman, Sandra Milowanoff, Renée Carl, Gaston Modot.

Francis Lacassin, Pour une contre-histoire du cinéma, Lyon 1994