DOCUMENTI E DOCUMENTARI

A cura di Gian Luca Farinelli

Questa sezione dedicata alla non fiction si compone di due parti: documentari del passato, ora restaurati, e una selezione dei migliori film sul cinema di recente uscita.
Documenti del passato. Troverete sia opere di registi celebrati che che hanno fatto la storia del documentario, sia i lavori ‘ritrovati’ di autori meno noti o sconosciuti, che un capitolo in questa storia certamente meriterebbero. Fra i maestri, Kubrick con suoi tre documentari ‘giovanili’ finalmente restaurati e Wenders, primo cineasta europeo a preoccuparsi del restauro di tutta la sua opera. Celebriamo inoltre il centenario della nascita di Lionel Rogosin con due potenti film di denuncia come On the Bowery e Black Fantasy e due corti che sono tra le sue poche incursioni nella fiction, praticata però con totale capacità d’improvvisazione.
Fra le scoperte o riscoperte di quest’anno, Marin Karmitz, che nel suo Coup par coup, riuscito esperimento di docufiction di protesta, dimostra di non esser stato solo un grande produttore e distributore, ma anche cineasta di valore tra i Sessanta e Settanta; Luke de Heusch, antropologo, seguace di Lévi-Strauss, di cui la Cinémathèque Royale de Belgique ha restaurato alcuni preziosi filmati realizzati nel Congo nei primi anni Cinquanta; Nicolás Guillén Landrián, primo documentarista nero cubano, perseguitato e a lungo dimenticato, ora ritrovato grazie alle memorie della vedova e all’eloquente ritratto firmato Ernesto Daranas Serrano. Una menzione a parte la merita The Bus, in cui Haskell Wexler – destinato a un radioso futuro come direttore della fotografia – racconta il viaggio attraverso gli USA di un gruppo di cittadini per partecipare nell’agosto del 1963 alla Marcia per la libertà. Un gioiello che ci ricorda cos’è la democrazia e come il cinema possa raccontarla.
Documentari sul cinema. Forse mai come quest’anno i film selezionati cercano strade nuove per raccontare il passato del cinema. Anche i classici ritratti (a Demy, Fonda, Powell e Pressburger) si rivelano autentici contributi critici per la conoscenza di artisti complessi. Veri e proprio saggi cinematografici sono Falso storico, sulla capacità mistificatoria delle immagini, e Onde está o Pessoa?, che svela la ricchezza infinita di un filmato girato a Lisbona nel 1913, mentre Cinégraphies, les femmes de la tempête riesce mirabilmente a tessere i fili di una relazione creativa tra cineaste solo apparentemente lontane. La bruciante passione cinefila e la febbre del collezionismo sono al centro di opere personali come Celluloid Dreams e Film Is Dead. Long Live Film!), mentre la ricerca di nuove soluzioni è evidente anche in due serie documentarie pensate per la televisione: L’Image originelle, prezioso format in cui un regista racconta il suo film d’esordio, e Le Siècle de Costa-Gavras, in cui l’opera del cineasta greco francese diventa lo strumento per attraversare i grandi temi del Novecento. Infine quattro documentari che aiuteranno a conoscere meglio due artisti protagonisti di questa edizione del Cinema Ritrovato, ugualmente complessi e misteriosi: Marlene Dietrich e Sergej Paradžanov.

Gian Luca Farinelli

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