Roma protagonista

p
In Ladri di biciclette la città di Roma, con le sue strade, i palazzoni in via di ricostruzione, le macerie ancora visibili, è a tutti gli effetti protagonista insieme ad Antonio Ricci e al piccolo Bruno. Nel loro peregrinare alla ricerca della bicicletta rubata, i due entrano continuamente in relazione con la città che prende le sembianze di un organismo vivo. 

“Tutta la vita di Roma passa in questo film chiuso nel rigido giro d’un sabato e d’una domenica; tutta la vita della Roma periferica, dai quartieri più miseri a quelli borghesi di Piazza Vittorio: i mercatini di Porta Portese, la Messa del Povero, il Banco dei Pegni, i commissariati, le rive del Tevere, lo Stadio”.

(Gian Luigi Rondi, Il Tempo, 22 novembre 1948)

Nel cinema Neorealista viene effettivamente a mancare la netta separazione tra “sfondo” e “figura”: portata in strada, la macchina da presa immortala paesaggi urbani o naturali testimoni di ciò che la guerra ha causato. La città viene quindi caricata di forza espressiva e si integra alle vicende umane narrate nei film. 

Il viaggio di Antonio e Bruno attraverso la trama del tessuto urbano romano in Ladri di biciclette ha contemporaneamente valore simbolico e documentario e diventa una mappatura puntuale delle trasformazioni sociali, politiche e urbanistiche in atto nell’immediato dopoguerra. 

A testimonianza del ruolo centrale che De Sica riserva a Roma nel suo film, riportiamo la brossura originale realizzata per promuovere l’uscita del film, e concepita come una vera e propria mappa della città dalla quale emergono le immagini dei protagonisti accanto a quelle di scorci della città (dal Fondo Vittorio De Sica / Archivio Giuditta Rissone – Emi De Sica, conservato nel patrimonio archivistico della Cineteca di Bologna).

p

p

Ritorna all’articolo