Una nuova vita
Il compito primario di una cineteca è quello di conservare e mostrare i film, ma per fare questo il passaggio dal restauro è una tappa obbligata. Mostrare al pubblico del presente i film del passato, ed evidenziarne la forza, l’importanza e la modernità è uno dei nostri obiettivi. Per poter svolgere al meglio questo difficile compito è necessario poter contare sulla qualità dei materiali. La conservazione dei materiali originali rimane un punto focale della missione di un archivio, ma attorno a quello va senza dubbio sviluppato un serio discorso sul restauro, che da solo non è sufficiente per garantire la vita eterna di un film, ma è uno strumento utile al servizio della conservazione.
Ogni restauro è figlio del suo tempo. È soggetto ai limiti e alle possibilità delle tecnologie utilizzate, ma anche all’interpretazione dell’opera da parte dell’operatore. È qui che si chiarisce l’importanza di un’alta formazione: chi si avvicina al restauro deve avere in mente anche la responsabilità del lavoro che sta per compiere, che si sviluppa non solo nella parte di realizzazione effettiva, ma soprattutto nello studio dell’opera, delle intenzioni dell’autore, del colore, della luce e del suono. Uno sguardo consapevole nei confronti di un’opera d’arte.
Agli inizi degli anni Novanta, la Cineteca di Bologna ha avvertito l’urgenza di mettere in pratica molte delle conoscenze acquisite e di avviare un laboratorio specializzato nel restauro cinematografico. L’Immagine Ritrovata nasce nel 1992 grazie alla lungimiranza del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura. Oggi è uno dei laboratori specializzati più all’avanguardia del settore.
In quel complesso momento di passaggio molti degli archivi FIAF ci hanno sostenuto inviando a Bologna i loro tecnici e restauratori più illuminati – da Enno Patalas e Kevin Brownlow (i due fondatori del moderno restauro), e molti altri come Eric de Kuyper o Harold Brown (all’epoca Presidente della commissione tecnica della FIAF). La storia del restauro è una storia di passioni e di persone. E dai consigli e dall’esperienza di queste persone straordinarie, abbiamo raggiunto la consapevolezza della centralità del restauro rispetto alle nostre attività.
Uno scambio costante con i colleghi di altre realtà è obbligatoria: confrontare esperienze e approcci è essenziale per sviluppare un discorso condiviso e ragionato sul restauro cinematografico. Per questo, dal 2007, ospitiamo la FIAF Film Restoration School che si svolge, ogni due anni, in concomitaza con Il Cinema Ritrovato.