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26/06
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YUKINOJO HENGE
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YUKINOJO HENGE
Scheda Film
Un attore kabuki specializzato in ruoli femminili (onnagata) architetta un’elaborata vendetta contro i responsabili della morte dei suoi genitori. La versione più famosa di questa storia ha i colori esuberanti del film diretto da Kon Ichikawa nel 1963 che segna la trecentesima interpretazione del suo protagonista, Kazuo Hasegawa. Con il nome d’arte di Chojiro Hayashi, l’attore aveva recitato quasi trent’anni prima nella versione di Kinugasa, che godette di un grande successo commerciale ma fu raramente proiettata all’estero. Come nel remake, Hayashi (collaboratore abituale di Kinugasa) vi interpretava un doppio ruolo: l’onnagata Yukinojo e il ladro gentiluomo Yamitaro.
La storia era tratta da un romanzo di Otokichi Mikami (1891-1944), autore prolifico che si era guadagnato il soprannome di ‘Balzac del Giappone’. Era influenzato da una varietà di autori occidentali, tra cui Turgenev, Victor Hugo, Zola e Oscar Wilde. Yukinojo henge, che uscì a puntate sull’“Asahi Shimbun” tra il 1934 e il 1935, è la sua opera più famosa. Il titolo giapponese ha un duplice significato: ‘henge’ significa sia cambio di costume a teatro, sia fantasma.
Kinugasa nutriva un particolare interesse per la tematica, visto che fino ai primi anni Venti i ruoli femminili nei film giapponesi furono affidati a onnagata e che lui stesso, prima di diventare regista, lo era stato. Il film uscì originariamente in due distinti lungometraggi nel giugno e nell’ottobre 1935; il primo episodio era sceneggiato dal maestro del jidaigeki Daisuke Ito, il secondo da Kinugasa stesso. Questo unico lungometraggio che li condensa è tutto ciò che ci è rimasto.
Sebbene la versione di Kinugasa non possieda il delirante impatto visivo del remake, essa fa un uso creativo degli effetti speciali e dell’illuminazione espressionista, mentre l’atmosfera storica è delineata con eccezionale precisione. Il recensore di “Kinema Junpo” elogiò gli elevati valori produttivi del film, il lavoro del direttore della fotografia Kohei Sugiyama (lodato per essere riuscito a catturare l’aura del teatro kabuki) e la recitazione di Hayashi e Naoe Fushimi. Quell’anno il film si assicurò la decima posizione nella classifica dei critici di “Kinema Junpo”. Anche il pubblicò apprezzò l’interpretazione di Hayashi in vesti femminili, tanto che l’attore tornò a interpretare un onnagata non solo nel remake ma anche in altri film, tra cui Hebihimesama (La principessa serpente, 1940) dello stesso Kinugasa.
Alexander Jacoby e Johan Nordström
Cast and Credits
Sog.: dal romanzo omonimo (1935) di Otokichi Mikami. Scen.: Daisuke Ito, Teinosuke Kinugasa. F.: Kohei Sugiyama. Int.: Chojiro Hayashi (Yukinojo Nakamura / Yamitaro / madre di Yukinojo), Tokusaburo Arashi (Kikunojo Nakamura), Kokuten Kodo (Dobe Sansai), Akiko Chihaya (Namiji), Naoe Fushimi (Ohatsu), Yoshindo Yamaji (Kadokura Heima), Yasuro Shiga (Hiromiya), Kinnosuke Takamatsu (Nagasakiya), Komei Minami (Hamakawa), Ryoma Kusakabe (Yokoyama). Prod.: Shochiku. 35mm. D.: 97’. Bn.
Foto © National Film Archive of Japan
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