Mar

27/07

Cinema Lumière - Sala Scorsese > 17:00

ROSE BERND

Wolfgang Staudte

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Proiezione

Martedì 27/07/2021
17:00

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

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ROSE BERND

Scheda Film

Tra il 1955 e il 1959 uscirono in Germania Ovest cinque lungometraggi tratti dalle opere del premio Nobel Gerhart Hauptmann, a cominciare da Die Ratten (I topi, 1955), il primo film di Robert Siodmak in lingua tedesca dopo la sua fuga dal Reich nel 1933, per finire nel 1959 con Dorothea Angermann, sempre di Siodmak. Ci fu anche una serie di adattamenti delle opere di Hauptmann per la televisione della Repubblica Federale. Questo per dire che Rose Bernd, la prima produzione completa di Staudte per la RFT, fa parte di una tendenza che coniugava prestigio e richiamo popolare, spesso in modo sorprendente. Non che i critici di allora la vedessero sempre in questi termini: affermavano puntualmente che i film non erano all’altezza dei materiali di partenza essendo ambientati nel presente. Proviamo a ribaltare la questione e chiediamoci cosa trovassero in Hauptmann i registi. Nei casi di Die Ratten, Rose Bernd e Dorothea Angermann la risposta sarà: trame e personaggi per melodrammi su donne che si ribellano e lottano per l’indipendenza sociale ma anche sessuale (l’Heimatfilm noir di Josef von Báky Fuhrmann Henschel e Vor Sonnenuntergang di Reinhardt, entrambi del 1956, offrono rispettivamente una sfuggente femme fatale e una ragazza semplice la cui incondizionata gentilezza sfida l’astuzia borghese). Questi ruoli audacemente moderni erano altrettanti tentativi di ampliare e maturare l’immagine delle rispettive star: Maria Schell nei primi due e Ruth Leuwerik nell’ultimo. La principale differenza è che mentre i due film di Siodmak esibiscono un tono noir e realista con forti contrasti in bianco e nero e lugubri tocchi grigio sporco, Staudte optò per la malinconia di colori espressivi e scenografie piuttosto minimaliste. Un altro interessante dettaglio è la scelta di Raf Vallone per il ruolo di Arthur Streckmann, manovale e seduttore – potrebbe essere lui il primo Gastarbeiter (lavoratore migrante) cinematografico della RFT, sebbene sotto mentite spoglie? Ciò lo renderebbe speculare a Rose Bernd, che fu trasformata in una profuga della Slesia, proprio come Pauline Piperkarcka divenne una polacca in fuga dalla povertà e dall’oppressione in Die Ratten.

 

Olaf Möller

Cast and Credits

. Scen.: Walter Ulbrich. F.: Klaus von Rautenfeld. M.: Lilian Seng. Scgf.: Robert Stratil, Hans Berthel. Mus.: Herbert Windt. Int.: Maria Schell (Rose Bernd), Raf Vallone (Arthur Streckmann), Käthe Gold (Henriette Flamm), Leopold Biberti (Christoph Flamm), Hannes Messemer (August Keil), Arthur Wiesner (Vater Bernd), Christa Keller (Maria Schubert), Siegfried Lowitz (Amtsrichter), Helmut Brasch. Prod.: Gottfried Wegeleben per Bavaria Filmkunst AG 35mm.