Lun

26/07

Arena del Sole > 16:20

NATTLEK

Mai Zetterling
Introduce

Jon Wengström

Info sulla
Proiezione

Lunedì 26/07/2021
16:20

Sottotitoli

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NATTLEK

Scheda Film

In questo esempio convincente di rigore cinematografico un uomo torna in compagnia della fidanzata nella casa di campagna in cui è cresciuto. Attraverso una serie di flashback sappiamo del suo rapporto problematico con la madre, che è anche l’oggetto delle sue fantasie sessuali. La madre conduce una vita dissipata tra continue feste i cui ospiti somigliano ai personaggi di un incubo o di un circo. Il tutto è completato da un gruppo jazz (nel quale figurano i noti musicisti svedesi Jan Johansson e Georg Riedel). Il presente si intreccia alle scene del passato, le quali più che rappresentare semplici ricordi servono a spiegare la condotta del protagonista. Il secondo lungometraggio di Mai Zetterling, attrice passata alla regia, è probabilmente ancora più controverso del primo, l’eccellente e compiuto seppur scandalosissimo Gli amorosi. Definito da alcuni “pornografico” (tra gli accusatori c’era anche l’ex bambina prodigio Shirley Temple), nel suo essere la storia di un ragazzo circondato e turbato dalle donne è in realtà una delle indagini più intelligenti e sincere sulla pubertà. I parallelismi con Persona di Bergman, realizzato lo stesso anno, vanno oltre l’apparizione in entrambi i film dell’attore bambino Jörgen Lindström e il comune uso dei film proiettati sui corpi. Zetterling faceva parte di quella sorta di nouvelle vague di registi svedesi dei primi anni Sessanta, e come gran parte di questi aveva legami con Bergman: aveva esordito come attrice in Spasimo, sceneggiato da Bergman, ed era stata da lui diretta in Musica nel buio. I suoi film tendono però a superare il maestro quanto a soggettività infrante e narrazioni ellittiche, che consentono un maggior grado di analisi obiettiva. Zetterling si potrebbe collocare tra Ida Lupino e Margarethe von Trotta, non tanto perché fosse a sua volta attrice e scrittrice versatile (nel suo caso, anche romanziera) ma perché emergeva da una scena già matura e ricca d’innovazioni e nuove possibilità, che fu in grado di spingere ancora oltre trasformando irriducibilmente il punto di vista della macchina da presa in un punto di vista femminile.

Ehsan Khoshbakht

 

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Cast and Credits

Sog.: dal romanzo omonimo (1966) di Mai Zetterling. Scen.: Mai Zetterling, David Hughes. F.: Rune Ericson. M.: Paul Davies. Mus.: Jan Johansson G,eorg Riedel. Scgf.: Jan Boleslaw. Int.: Ingrid Thulin (Irene), Keve Hjelm (Jan), Jörgen Lindström (Jan da ragazzo), Lena Brundin (Marian), Naima Wifstrand (Astrid), Monica Zetterlund (Lotten), Lauritz Falk (Bruno), Rune Lindström (Albin), Christian Bratt (Erland), Lissi Alandh (Melissa). Prod.: Göran Lindgren per Sandrew Film & Teater AB. DCP. Bn.