Mer
26/08
Cinema Odeon > 15:30
L’INFEDELTÀ CONIUGALE / IL PROFESSORE / MARCIA NUZIALE
Emiliano Morreale
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
L'INFEDELTÀ CONIUGALE (EP. di LE ITALIANE E L’AMORE)
Scheda Film
Una coppia sposata con tre figli si saluta la mattina. Il marito, in ufficio, consuma un rapporto con la segretaria; la moglie, mandati via i bambini con la governante, accoglie l’amante in casa. La famiglia si ritrova la sera, a casa, davanti alla televisione. C’è ancora Zavattini dietro allo spunto originario del film, episodio del progetto Le italiane e l’amore ispirato a una celebre raccolta di confessioni femminili curato da Gabriella Parca. Ma l’episodio, nel seguire in montaggio parallelo le giornate di moglie e marito, evita subito ogni polemica anti-borghese e ogni allusione erotica. I due atoni protagonisti, attorniati da oggetti (libri come il rapporto Kinsey, e ovviamente cibo: gli spaghetti), sembrano una specie di parodia cinica e desolata dell’incomunicabilità e delle crisi di coppia di Antonioni, con in più l’irruzione anarchica di pestiferi bambini tipicamente ferreriani, e piccoli momenti quasi surreali, come l’apparizione di un suonatore di tromba.
Emiliano Morreale
Cast and Credits
T. alt.: Gli adulteri. Sog.: dal libro Le italiane si confessano (1959) di Gabriella Parca e da un’inchiesta condotta da Cesare Zavattini con la collaborazione di Baccio Bandini, Carlo Musso, Giulio Questi, Gabriella Parca. Scen.: Rafael Azcona, Marco Ferreri. F.: Marcello Gatti. M.: Eraldo Da Roma. Mus.: Gianni Ferrio. Int.: Renza Volpi (la moglie), Silvio Lillo (il marito), Riccardo Fellini (l’amante di lei), Rosalba Neri (la segretaria e amante di lui). Prod.: Maleno Malenotti per Magic Film, Pathé Consortium Cinéma. DCP. Bn.
IL PROFESSORE (EP. DI CONTROSESSO)
Scheda Film
Il cinema di Ferreri, spesso concentrato su un unico elemento ossessivamente isolato e portato alle estreme conseguenze, trova nel cortometraggio una misura spesso congeniale. In una stagione in cui la commedia a episodi è un genere fortunatissimo, quasi dominante, il regista con Il professore ribalta il genere e realizza uno dei propri esiti più alti. La vicenda di un docente di mezza età che, per sorvegliare le studentesse, installa un gabinetto in classe diventando con ciò preda dei più vistosi turbamenti, unisce in sé tanti piccoli elementi allusi in maniera mai troppo marcata. Il docente è un nostalgico del fascismo; le studentesse, quasi mai belle, rappresentano un elemento di contraddizione, nelle loro divise tutte uguali, più di ordine sociale e storico che erotico. Le istituzioni italiane sono ancora permeate dell’eredità fascista, ma il protagonista, più che un protervo mostro, è egli stesso una vittima, superato dall’epoca. Il breve film è costituito, in una struttura apparentemente piana ma in realtà virtuosistica, da lunghe scene vuote dominate dagli oggetti: l’alienazione di Antonioni diventa feticismo, la tragedia diventa grottesco, ma il sorriso si gela sulle labbra.
Emiliano Morreale
Cast and Credits
Sog., Scen.: Marco Ferreri, Rafael Azcona. F.: Roberto Gerardi. M.: Lionello Massobrio. Scgf.: Massimiliano Capriccioli. Mus.: Teo Usuelli. Int.: Ugo Tognazzi (il professore), Elvira Paoloni (la nonna). Prod.: Carlo Ponti per Compagnia Cinematografica Champion, Les Films Concordia, DCP. Bn.
MARCIA NUZIALE
Scheda Film
Dopo Le italiane e l’amore e Controsesso, Ferreri continua il proprio viaggio da clandestino nella commedia a episodi con un film girato tutto da lui, e interpretato da Ugo Tognazzi, che all’epoca era uno dei nomi principali della commedia all’italiana. Quattro vicende coniugali: due coppie che fanno ‘sposare’ i rispettivi cani; un marito, la sera, si trova davanti alle ritrosie sessuali della moglie; in America, una coppia partecipa a una riunione di gruppo per ravvivare la vita erotica; in un prossimo futuro (il 1984, non a caso) gli esseri umani sono sposati con bambole di plastica create all’uopo, e hanno figli anch’essi di plastica.
Non c’è scampo, per Ferreri, allo squallore della vita coniugale, e la meschinità del maschio si specchia in personaggi femminili visti con più di un filo di misoginia: in un mondo così inumano, le donne non possono aspirare nemmeno al ruolo di vittime, ma sono mere, e micidiali, complici. Nulla si salva da un ridicolo senza risata: né la liberazione dei costumi da parte della nuova borghesia, né la Chiesa che vuole modernizzarsi. E a mettere a nudo la vacuità dell’istituzione è il confronto continuo e bruto con la sua radice e forse la sua antitesi, il sesso. Nel primo episodio, il più aneddotico, lo spunto iniziale viene immerso in una visione del quotidiano quasi fenomenologica. La narrazione è del tutto orizzontale, Ferreri non sottolinea, non si stupisce. Nel secondo episodio, in cui una coppia va a letto, non c’è quasi trama, ma un referto senza climax. Nell’ultimo episodio fantascientifico trae semplicemente le conseguenze dell’atonia mostrata nei precedenti: lo spunto è fin troppo dimostrativo, ma è il primo nucleo del Ferreri apocalittico e anti-utopistico che trionferà nei film successivi, da La cagna e Il seme dell’uomo in poi. Con un uso dei set, tra archeologia e futuro, che apre anch’esso alla fase successiva del regista.
Emiliano Morreale
Cast and Credits
Sog., Scen.: Diego Fabbri, Marco Ferreri, Rafael Azcona. F.: Benito Frattari (L’igiene coniugale), Enzo Serafin (Prime nozze, La famiglia felice), Mario Vulpiani (Il dovere coniugale). M.: Renzo Lucidi. Scgf.: Massimiliano Capriccioli. Mus.: Teo Usuelli. Int.: Ugo Tognazzi (Nicola Garaviglio / Michele / Frank / Igor Savoia), Shirley Anne Field (Laura), Tom Felleghy (Lamberto Ferlazzo), Gaia Germani (Gigliola Ferlazzo), Gianni Bonagura (veterinario), Catherine Faillot (la moglie), Tecla Scarano (la suocera), Alexandra Stewart (Nancy), Anna María Aveta (Sally), Rina Mascetti (Mia). Prod.: Henryk Chroscicki, Alfonso Sansone per Sancro Film, Transinter Films. DCP. Bn.
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