Mer

21/07

Arena del Sole > 18:15

LE SANG À LA TÊTE

Gilles Grangier
Introduce

Sophie Seydoux (Fondation Jérôme-Seydoux Pathé)

Info sulla
Proiezione

Mercoledì 21/07/2021
18:15

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

LE SANG À LA TÊTE

Scheda Film

Un anno dopo I giganti Gilles Grangier ritrova Michel Audiard e Jean Gabin per l’adattamento di un romanzo di Georges Simenon, Il signor Cardinaud (1942). Uscito nel luglio del 1956, Le Sang à la tête totalizzerà quasi due milioni di biglietti venduti. Secondo l’attore, è la migliore collaborazione tra il regista e il romanziere. George Simenon ambientò una ventina dei suoi romanzi e racconti a La Rochelle, dove visse tredici anni. Con Le Sang à la tête Gilles Grangier riesce, grazie alle riprese in esterni, a ritrarre la vita quotidiana della città di provincia e i rapporti che la animano. Il regista presta un’attenzione particolare al colore locale, dove i grossisti di pesce, le addette alla cernita e gli imbonitori d’asta si mescolano a osti, borghesi e prostitute. Queste descrizioni conferiscono alla storia una dimensione documentaria. Les Halles de La Rochelle ricordano quelle di Parigi dove lo stesso anno Julien Duvivier ha filmato Gabin in Ecco il tempo degli assassini (Voici le temps des assassins). Rafforzano inoltre il ritratto di François Cardinaud (Jean Gabin), tipico personaggio simenoniano. Ex scaricatore di porto diventato dopo trent’anni di duro lavoro un potente armatore nella città in cui “solo l’acqua non gli appartiene”, Cardinaud è un uomo invidiato. All’improvviso sua moglie Marta lascia il tetto coniugale per fuggire con un amore di gioventù. Vulnerabile e coperto d’ignominia, Cardinaud si lancia alla ricerca di Marthe e tenta di comprendere le ragioni della sua fuga. Alla metà degli anni Cinquanta, questo ritratto di un patriarca scosso dall’improvvisa libertà della moglie è ancora cosa rara. Per Gabin, il ‘Vecchio’, come amava chiamarlo Grangier, è un ruolo inedito. Contrariamente al romanzo, l’adattamento di Grangier è privo di furti e di crimini. È più una ricerca che un’indagine. La sobrietà dell’azione è anche il segreto della sua riuscita. Gilles Grangier, che come Simenon instaura un legame personale e affettivo con i suoi personaggi, ci offre il percorso di un uomo alla ricerca di sé stesso, in preda alla solitudine morale.

Stéphanie Salmon e Nicolas Le Gall

 

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Cast and Credits

Sog.: dal romanzo Le Fils Cardinaud (1942) di Georges Simenon. Scen.: Michel Audiard, Gilles Grangier. F.: André Thomas. M.: Paul Cayatte. Scgf.: Robert Bouladoux. Mus.: Henri Verdun. Int.: Jean Gabin (François Cardinaud), Renée Faure (Mademoiselle), Paul Frankeur (Drouin), Claude Sylvain (Raymonde Babin), José Quaglio (Mimile Babin), Georgette Anys (Titine Babin), Paul Faivre (monsieur Cardinaud padre), Léonce Corne (Charles Mandine), Florelle (Sidonie Vauquier). Prod.: Les Films Fernand Rivers. DCP. Bn.