Sab
24/07
Cinema Jolly > 10:45
L’ARLÉSIENNE
Manon Billaut (Fondation Jérôme Seydoux- Pathé), Noémi Jean e Hervé Pichard (Cinématheque française)
Musiche registrate eseguite dall’Octuor de France diretto da Günter Buchwald
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
L’ARLÉSIENNE
Scheda Film
L’Arlésienne, tratto dalla novella di Alphonse Daudet, è l’ultimo film di André Antoine e l’unico della sua filmografia a essere prodotto dalla Société d’éditions cinématographiques. Il regista conosceva bene questo testo messo in scena più volte all’Odéon sotto la sua direzione. Nel 1918, Antoine fa il suo primo viaggio in Camargue per perfezionare la sua sceneggiatura nei luoghi in cui si svolge l’azione. Vi si reca nuovamente per i sopralluoghi nell’estate del 1921 insieme ai suoi due operatori Pierre Trimbach e Léonce-Henri Burel e all’assistente Georges Denola. Girato interamente in esterni naturali, il film trae beneficio dalle buone condizioni meteorologiche della Provenza. La luce artificiale deve essere tuttavia utilizzata nelle scene in interni.
Com’è sua consuetudine, Antoine valorizza la ricchezza del patrimonio locale filmando l’arena, la cattedrale di Saint-Trophime, gli Alyscamps e le campagne circostanti. L’intreccio si alterna tra il centro cittadino di Arles in cui vive l’Arlesiana e la fattoria del Castelet vicino a Saintes-Maries-de-la-Mer dove vive Frédéri. Gli attori, che provengono dal teatro (Gabriel de Gravone, Berthe Jalabert, Lucienne Bréval), dal varietà (Marthe Fabris) o sono non professionisti (Maguy Deliac), recitano in maniera molto naturale. Con vestiti e acconciature tipiche, si confondono con l’ambiente e con la gente del posto. Il film, accompagnato da una lista di brani musicali composti da Gabriel Diot per l’occasione, riscosse un grande successo. Il pubblico si entusiasmò per l’interpretazione di Marthe Fabris e per la resa fedele dell’opera di Daudet.
Visionando il girato, il produttore Decourcelle fu però deluso dal risultato e chiese che fossero girate alcune scene supplementari senza che fosse presente il regista, che infastidito dai cambiamenti si dissociò dal progetto. Antoine decise così di porre fine alla sua carriera cinematografica dichiarando solennemente: “Se avessi vent’anni di meno invece di chiacchierare farei il cinema libero, libero dalle abitudini, dagli intrallazzi, dai consorzi e dai pigri che l’hanno portato dov’è ora”.
Manon Billaut
Leggi la recensione su Cinefilia Ritrovata
Cast and Credits
Sog.: dalla novella e dalla pièce omonime (1969, 1872) di Alphonse Daudet. Scen.: André Antoine. Ass. regia: Julien Duvivier. F.: Léonce-Henri Burel, Pierre Trimbach. Int.: Marthe Fabris (l’Arlésienne), Lucienne Bréval (Rose Mamaï), Berthe Jalabert (la Renaude), Maguy Deliac (Vivette), Gabriel de Gravone (Frédéri), Louis Ravet (Balthazar), Charles de Rochefort (Mitifio), Léon Malavier (Francet Mamaï). Prod.: Société d’éditions cinématographiques. DCP. Bn.
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Musica composta e diretta da Maud Nelissen, eseguita da The Sprockets:
Daphne Balvers (sassofono soprano), Frido ter Beek (sassofono contralto), Peter Keijsers (trombone), Marco Ludemann (banjo, chitarra jazz, mandolino), Alexander Vocking (contrabbasso), Rombout Stoffers (percussioni, effetti, fisarmonica) e Maud Nelissen (pianoforte)