Sab
24/06
Cinema Arlecchino > 17:45
IL GRIDO
Cristian Mungiu
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Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
IL GRIDO
Scheda Film
Il grido è un film che mi sembra sulla stessa linea dei miei precedenti in quanto cerco di indagare quello che è l’animo dei personaggi, siano essi borghesi, come nel caso di Le amiche, oppure di estrazione popolare come in questo caso, ma l’ordine di indagine mi sembra lo stesso. È la storia di un uomo che non riesce a dimenticare una donna. […] Nel Grido si ritrova la mia tematica, ma il problema dei sentimenti è posto in maniera diversa. Mentre prima i miei personaggi spesso si compiacevano dei loro dispiaceri e delle loro crisi sentimentali, nel Grido abbiamo a che fare con un uomo che reagisce, che cerca di spezzare l’infelicità. Per questo ho usato più compassione nel tratteggiare il personaggio.
Anche il paesaggio ha una funzione differente. Mentre negli altri film me ne ero servito per definire meglio una situazione o uno stato d’animo, nel Grido ho voluto fosse il paesaggio della memoria, il paesaggio della mia infanzia, visto con gli occhi di uno che ritorna a casa dopo un’intensa esperienza culturale e sentimentale. Nel Grido questo ritorno avviene nella stagione più favorevole, in inverno, quando l’orizzonte completamente libero fa da contrappeso alla psicologia del personaggio centrale del film. […]
A proposito del Grido, i critici francesi hanno parlato di “neorealismo interiore”. Io non avevo mai pensato di dare un nome a quella che per me è sempre stata una necessità: guardare dentro l’uomo, quali sentimenti, quali pensieri lo muovono nel suo cammino verso la felicità o l’infelicità o la morte. Non mi sono neanche mai posto dei temi da tradurre in film. Detesto i film programmatici, cerco semplicemente di raccontare, o meglio di mostrare delle vicende e spero che queste vicende, anche se amare, piacciano. […]
Certo è che Il grido è un film chiuso, difficile, “umile, di un’umiltà misteriosa”, ha scritto un critico. Forse è vero. L’ho rivisto e mi sono stupito nel trovarmi di fronte a tanta nudità, a tanta solitudine, come certe mattine quando la nostra faccia riflessa nello specchio ci spaventa.
Michelangelo Antonioni, in Il mio Antonioni, a cura di Carlo di Carlo, Edizioni Cineteca di Bologna
Cast and Credits
Sog.: Michelangelo Antonioni. Scen.: Michelangelo Antonioni, Elio Bartolini, Ennio De Concini. F.: Gianni Di Venanzo. M.: Eraldo Da Roma. Scgf.: Franco Fontana. Mus.: Giovanni Fusco Int.: Alida Valli (Irma), Steve Cochran (Aldo), Betsy Blair (Elvia), Dorian Gray (Virginia), Lynn Shaw (Andreina), Gabriella Pallotta (Edera), Mirna Girardi (Rosina), Gaetano Matteucci (fidanzato di Edera), Pina Boldrini (Lina), Guerrino Campanili (padre di Virginia). Prod.: Franco Cancellieri per SPA Cinematografica, Robert Alexander Productions. DCP. Bn.
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