Mar

30/06

Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 12:15

Gian Luigi Polidoro: il documentario come spettacolo

Gian Luigi Polidoro

Regista di un pugno di lungometraggi, Gian Luigi Polidoro gode di una considerazione storiografica piuttosto sbrigativa, nonostante un Orso d’Oro a Berlino (per Il diavolo, 1963): “Non riuscirà mai a superare il livello del film medio con tendenze anzi più accentuate verso il prodotto di consumo che verso l’opera d’autore”, è l’epitaffio che gli dedica Lino Micciché. Il suo nome è legato soprattutto ad alcune collaborazioni con Rodolfo Sonego e al progetto, per predestinazione perdente, di sfidare Fellini con una versione autonoma e concorrente del Satyricon. In attesa di aggiornamenti critici, possiamo intanto affermare senza tentennamenti che la sua copiosa produzione documentaristica fu pregevole. Ci concentriamo qui su un quintetto coeso di cortometraggi girati per l’Astra Cinematografica – che in quegli stessi anni produce dieci magnifici documentari ‘meridionali’ di Vittorio De Seta –, con probabile partecipazione di capitali americani. In una lettera scritta a Geo Tapparelli nel gennaio 1955 (conservata nel Fondo Polidoro presso la Cineteca di Bologna), il regista si dilunga su un progetto nello Yemen e butta lì una nota promettente: “C’è una casa assai importante che in Italia ha ora una specie di esclusiva per il Cinemascope e con essa avremmo la possibilità di girare con questo nuovo sistema. Il quale sistema si limita poi a un obiettivo supplementare, che si applica davanti a una qualsiasi macchina da presa, anche davanti a un’Arriflex”. I cinque film che proponiamo in questa sezione, nelle copie d’epoca originali 35mm, non beneficiano solo dello Scope; possono contare anche sulla brillantezza del Ferraniacolor (un sistema colore perfetto per le riprese estive in Italia ma piuttosto problematico per gli interni meno illuminati) e sulla densità sonora di una colonna a quattro piste magnetiche. Con queste premesse, c’è da aspettarsi un cinema documentario molto più attento alla ricostruzione spettacolare che all’esattezza del dato. E così è. La Sardegna della Corsa della rocca e Terra di pastori, le isole veneziane di Gente della laguna e Isole e barene, così come il teatro dei pupi siciliani della Spada di Orlando, sono una festa di suoni e colori. Ma Polidoro ne esce come regista vero: capace di sensibilità pittorica raffinata, avvezzo ai grandi spazi del western, asciutto nel racconto, acuto nella scelta dei dettagli, arioso stratega dei movimenti di macchina.

Andrea Meneghelli

Info sulla
Proiezione

Martedì 30/06/2015
12:15

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

LA CORSA DELLA ROCCA

Regia: Gian Luigi Polidoro
Anno: 1955
Paese: Italia
Durata: 11'
Versione del film

Copia d’epoca 35mm CinemaScope, Ferraniacolor, 4 piste magnetiche.
Versione italiana.

Audio
Sonoro
Edizione
2015

ISOLE E BARENE

Regia: Gian Luigi Polidoro
Anno: 1954
Durata: 10'
Versione del film

Copia d’epoca 35mm CinemaScope, Ferraniacolor, 4 piste magnetiche.
Versione italiana.

Audio
Sonoro
Edizione
2015

LA SPADA DI ORLANDO

Regia: Gian Luigi Polidoro
Anno: 1955
Paese: Italia
Durata: 11'
Versione del film

Copia d’epoca 35mm CinemaScope, Ferraniacolor, 4 piste magnetiche.
Versione italiana.

Audio
Sonoro
Edizione
2015

TERRA DI PASTORI

Regia: Gian Luigi Polidoro
Anno: 1955
Paese: Italia
Durata: 11'
Versione del film

Copia d’epoca 35mm CinemaScope, Ferraniacolor, 4 piste magnetiche.
Versione italiana.

Audio
Sonoro
Edizione
2015

GENTE DELLA LAGUNA

Regia: Gian Luigi Polidoro
Anno: 1954
Paese: Italia
Durata: 10'
Versione del film

Copia d’epoca 35mm CinemaScope, Ferraniacolor, 4 piste magnetiche.
Versione italiana.

Audio
Sonoro
Edizione
2015