Dom

30/08

Teatro Comunale di Bologna > 12:00

Delitti imperfetti – parte 2

Introducono

Introducono Andrea Meneghelli e Mariann Lewinsky

Accompagnamento al piano di

John Sweeney

Essere pieno di lacune sembra un destino delittuoso per un film che parla di crimini e risoluzioni di misteri. Ti può magari capitare di non sapere esattamente quale sia il fattaccio in questione. Il passato diventa davvero una nebbia impenetrabile. Ti trovi ad agognare lo smascheramento e la punizione del colpevole, ma il finale è perduto, forse per sempre. Frustrante? Sì, ma non necessariamente. Le storie che qui proponiamo emergono da copie mutile, frammentarie, sbranate dal tempo. Sono misteri destinati a rimanere irrisolti. Ti costringono a diventare parte del gioco, a colmare i vuoti con percorsi immaginari. Se il giallo è un intreccio di tasselli da ricomporre, ti puoi inventare autore, detective, padrone del caso. O accogliere il brivido dell’ignoranza. Il brandello di Nina la poliziotta riguarda la parte centrale. Bella sfortuna, verrebbe da dire. La ragazza si improvvisa investigatrice per smascherare l’assassino del fidanzato. È convinta di averlo messo nel sacco. Ma se non fosse lui? E come mai Ginetta, frequentatrice di bettole, va a pregare sulla tomba del defunto al cimitero di Torino? E sarà davvero defunto? Il passato che torna è un titolo tanto misterioso da non comparire neanche nelle filmografie più blasonate. Anche qua ci è rimasto un rulletto nel mezzo. Tamara è ossessionata dalla presenza del dottor Karinski. C’è del torbido nel passato, una lunga mano demoniaca che passa sulle feste in maschera, i mariti colti da paralisi improvvisa, le stanze da letto violate, gli specchi che moltiplicano le apparenze. Sotto la maschera / La vendetta del pugnale non ha nemmeno un nome affidabile. L’accoppiata di titoli era scritta a mano su un biglietto trovato nella scatola di uno dei due rulli nitrato. Esiste un Sotto la maschera del 1913, ma non è lui. Seguiamo una ragazza che trama vendetta contro l’omicida del fratello. Le prove a prima vista inconfutabili si intorbidano nel dubbio. Una baronessa nasconde uno stiletto. Un principe tra il filo spinato del fronte si fa trivellare dal nemico col cuore sollevato. Perlomeno qua abbiamo il finale. Ma con questo crediamo di aver fugato tutti i dubbi? Idolo infranto è un ottimo modo per apprezzare Francesca Bertini in vena di crudeltà. Da pastorella ispiratrice di sublimi atti artistici a vampira che succhia anima e conto in banca con uguale efficacia. Qui però possiamo seguire solo gli esordi della sua nefasta carriera. Sappiamo che alla fine verrà punita a martellate. Così hanno scritto. Chissà. Finiamo la corsa cercando di stare al passo con Luciano Albertini. Non facile. Albertini è il campione del cinema atletico italiano. I torti, con lui, vengono raddrizzati a forza di audaci prodezze. Il 1919 è un anno che lo vede in formissima. In Sansone e la ladra di atleti lo affianca un eroe d’altro genere: Costante Girardengo, il primo ‘Campionissimo’ del ciclismo italiano.

Andrea Meneghelli

 

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Info sulla
Proiezione

Domenica 30/08/2020
12:00

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

IDOLO INFRANTO

Regia: Emilio Ghione
Anno: 1913
Paese: Italia
Durata: 18'
Versione del film

Versione italiana con sottotitoli inglesi

Audio
Muto
Edizione
2020

ALBERTINI CONTRA DE SCHORPIOEN

Anno: 1919 ca
Paese: Italia
Durata: 10'
Versione del film

Versione olandese con sottotitoli inglesi e italiani

Audio
Muto
Edizione
2020

IL RE DELL'ABISSO

Regia: Riccardo Tolentino
Anno: 1919
Paese: Italia
Durata: 8'
Versione del film

Versione olandese con sottotitoli inglesi e italiani

Audio
Muto
Edizione
2020

SANSONE E LA LADRA DI ATLETI

Regia: Armando Mustacchi
Anno: 1919
Paese: Italia
Durata: 15'
Versione del film

Versione olandese con sottotitoli inglesi e italiani

Audio
Muto
Edizione
2020