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03/07

Cinema Arlecchino > 11:00

Bunt na kuklite/TRI

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Proiezione

Domenica 03/07/2022
11:00

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

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BUNT NA KUKLITE

Scheda Film

Il primo cortometraggio di finzione di Dimitrie Osmanli è una manifestazione splendidamente giocosa e simbolica dello spirito infantile. Il film racconta l’incontro tra una bambina con la sua bambola e un bambino del quartiere con il suo carro armato; quando la bambola viene fatta a pezzi entriamo in un sogno surreale in cui le bambole si rivoltano contro il ragazzo e prendono le fattezze della bambina offesa. La ribellione delle bambole sta a significare una ribellione contro la cattiveria del ragazzo ed essenzialmente contro il suo rifiuto di comportarsi da bambino. Il sogno dà i suoi frutti: svegliatosi, il bambino è grato di essere vivo, prova nuovamente gioia e corre a scusarsi con la bambina. Bunt na kuklite esprime il concetto di ribellione interiore: è una rivolta della coscienza contro lo spirito della crudeltà e della disobbedienza, e attraverso la lezione data al ragazzino ristabilisce la vera coscienza nello spirito della gentilezza. Dimitrie Osmanli, che qui realizzò uno dei cortometraggi più originali del cinema jugoslavo, si distinse in seguito anche per i suoi lungometraggi.

Mina Radović

Cast and Credits

Scen.: Ljube Petkovski. F.: Ljube Petkovski. M.: Dragi Pankov. Scgf.: Vasilije Popović Cico. Mus.: Ladislav Palfi. Int.: Emil Ruben, Snežana Velkova, Cvetanka Šulevska, Miodrag Jovanović, Aleksandar Šukarev. Prod.: Vardar Film. DCP. D.: 19’. Bn.

TRI

Scheda Film

Aleksandar Petrović è un nome familiare e rimane a buon titolo uno dei registi più amati del cinema serbo e jugoslavo. Uomo di grande sensibilità e di tempra instancabile, aveva una prodigiosa attenzione per i dettagli e una singolare capacità di cogliere l’interiorità delle persone, che seppe esprimere attraverso il cinema e la musica, preservando però sempre l’integrità dell’esperienza. Nell’intreccio visivo delle loro storie i suoi film coniugano con sicurezza misura e spontaneità. Petrović era capace di mostrare le pene più strazianti conservando una benevolenza vivida e incrollabile. Ritraendo le traversie di persone e luoghi scarsamente rappresentati sullo schermo, mostrò l’animazione della vita rurale (e urbana), la vita ecclesiastica delle comunità in un’epoca in cui la chiesa veniva raramente raffigurata e le tribolazioni del popolo Rom, al quale si sentiva intimamente legato. Aleksandar Petrović è insieme il più classico dei maestri e l’innovatore più originale. Molti dei suoi tratti distintivi si manifestano nell’intenso Tri, film drammatico che prende la forma di un trittico di storie ambientate rispettivamente all’inizio, a metà e alla fine della Seconda guerra mondiale. Nella prima, un giovane studente arriva in una stazione ferroviaria di campagna e assiste all’esecuzione di un innocente. Nella seconda, un partigiano e il suo compagno scappano dai soldati tedeschi attraverso le montagne della Jugoslavia. Nella terza, un ufficiale incrocia in un villaggio lo sguardo di una condannata a morte. Le questioni della coscienza, del libero arbitrio e dell’azione di fronte alla morte sono sviluppate in variazioni avvincenti. Interpretato dal leggendario Velimir ‘Bata’ Živojinović nei ruoli dei tre protagonisti e magistralmente fotografato da Tomislav Pinter, Tri è un punto di riferimento del Nuovo cinema jugoslavo. Distintosi a Karlovy Vary e candidato agli Academy Awards, resta una perfetta introduzione al cinema jugoslavo.

Mina Radović

Cast and Credits

Scen.: Aleksandar Petrović, Antonije Isaković. F.: Tomislav Pinter. M.: Mirjana Mitić. Scgf.: Nikola Rajić, Vladislav Lasic. Int.: Velimir ‘Bata’ Živojinović (Miloš Bojanić), Ali Raner (Mladić), Slobodan Perović (uomo senza documenti), Branislav Jerinić (comandante della pattuglia), Senka Petrović (ragazza), Vojislav Mirić (partigiano), Mica Tomić (provocatore in attesa del treno), Kole Angelovski (recluta in attesa del treno). Prod.: Petar Šobajić per Avala Film. DCP. D.: 80’. Bn.