Sab
27/06
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ASCENSEUR POUR L’ÉCHAFAUD
Nicolas Seydoux (Gaumont)
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Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
Ingresso libero
ASCENSEUR POUR L’ÉCHAFAUD
Scheda Film
Di Jeanne Moreau è stato scritto più che di qualsiasi altra attrice francese, ad esclusione di Brigitte Bardot. Celebrata come grande dame del cinema in Francia, incarna un’immagine seducente della femminilità francese particolarmente forte all’estero. […] Il cinema della nouvelle vague, del quale Ascenseur pour l’échafaud e Les Amants furono precursori, necessitava di un nuovo modello di divismo per differenziarsi dalla produzione dominante. La nouvelle vague portava in primo piano l’autenticità, la giovinezza e la modernità, ed esigeva dai suoi attori le medesime qualità. Moreau era espressione di questo anti-divismo, e con Malle giocò a minimizzare la sua carriera precedente per enfatizzare la sua ‘rinascita’. L’attrice era entusiasta di lavorare in un ambiente informale, con una troupe che rappresentava una sorta di famiglia e che utilizzava metodi più artigianali. Come disse ai “Cahiers du cinéma” nel gennaio del 1965: “Fare film non è più uno stile di recitazione, è uno stile di vita”. Moreau portò sullo schermo un tipo fisico più autentico, meno sfacciatamente sexy di Bardot, Carol o Monroe ma non meno seducente. A partire da Ascenseur, Moreau fu anche al centro di una transizione nella rappresentazione dell’erotismo femminile – dal corpo al volto – che avrebbe segnato il cinema di Bergman, Antonioni e Godard e l’opera di registi a noi più vicini nel tempo come Léos Carax. […] Sin dal gigantesco primo piano che apre Ascenseur, il volto di Moreau esprime interiorità e sentimento. Il trucco discreto e le borse sotto gli occhi sono proclami di autenticità; la piega amara della bocca carnosa e sensuale parla di una sessualità ammaccata e tragica (contrariamente al broncio giocoso di Bardot). La bocca di Moreau, vicina alla cornetta del telefono, attira l’attenzione sulla sua voce, un misto di stanchezza e sensualità, solennità e scherzo. Moreau veniva percepita come la donna moderna. Attraversava languida i luoghi alla moda di allora – Parigi, la Costa Azzurra, Venezia, Roma – bevendo e fumando, spesso accompagnata da fraseggi di cool jazz.
Ginette Vincendeau, The Indiscreet Charm of Jeanne Moreau, “Sight & Sound”, n. 12, dicembre 1998
Nel 1957 Hollywood aveva ormai compreso le potenzialità dei musicisti jazz quali fonti di suggestive colonne sonore adatte a film su tossicomani e addetti stampa senza scrupoli, ma ci volle un regista francese di ventiquattro anni al suo primo film per comprendere gli effetti dirompenti di un rapporto più organico tra film noir e jazz. Fu Louis Malle, con Ascenseur pour l’échafaud, a mescolare gli ingredienti in proporzioni perfette. Precursore della nouvelle vague e brillante film d’esordio, Ascenseur pour l’échafaud è importante anche per un terzo motivo: si rivelò un punto di svolta nella storia musicale di Miles Davis, il grande trombettista che fornì a Malle la colonna sonora durante una tournée in Francia con il suo gruppo. Quando Davis giunse in Francia le riprese del film erano terminate. Davis stava tentando di andare oltre l’ortodossia del jazz superando le limitazioni formali della canzone di Broadway e del blues in dodici misure che componevano il repertorio del suo gruppo per passare a una forma meno restrittiva di improvvisazione basata sulle scale modali. Ascenseur pour l’échafaud fu provvidenziale: gli diede la possibilità di tentare un nuovo approccio. Volle conoscere la trama e i personaggi, e il regista gli accennò al genere di musica che aveva in mente. I musicisti improvvisarono sulle scene in loop, usando le linee guida di melodia, armonia e ritmo fornite da Davis. In quattro ore il lavoro era finito e l’eleganza umorale della tromba di Miles Davis era pronta per diventare un tratto distintivo del film quanto lo sguardo seducente di Jeanne Moreau o la Parigi notturna perfettamente immortalata dal direttore della fotografia di Malle, Henri Decaë.
Richard Williams, All that Jazz, “Sight & Sound”, n. 2, febbraio 2014
Cast and Credits
Sog.: Noël Calef. Scen.: Louis Malle, Roger Nimier. Dial.: Roger Nimier. F.: Henri Decaë. M.: Léonide Azar. Scgf.: Rino Mondellini, Jean Mandaroux. Mus.: Miles Davis. Int.: Maurice Ronet (Julien Tavernier), Jeanne Moreau (Florence Carala), Jean-Claude Brialy (un giovane), Georges Poujouly (Louis), Yori Bertin (Véronique), Jean Wall (Simon Carala), Ivan Petrovitch (Monsieur Bencker), Félix Marten (Christian Subervie), Lino Ventura (il commissario Cherrier), Elga Andersen (la signora Elga Bencker). Prod.: Nouvelles Éditions de Films · DCP. Bn.
DEAUVILLE-TROUVILLE
Allegati
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