28/06/2016

Cinefilia Ritrovata, focus su: ‘King of Jazz’, ‘Déjà s’enveule le fleur maigre’ e antologia Technicolor

Presentato per la prima volta in Europa dopo un minuzioso restauro, ritorna nelle sale del Cinema Ritrovato King of Jazz in una veste che rende giustizia al film in Technicolor due colori che le platee videro nel 1930. Un’operazione compiuta in collaborazione tra la Universal e il MoMA, partendo dalla scansione dei negativi originali e dalla traccia sonora pre-registrata.
Continua a leggere il pezzo di Federica Marcucci.

Déjà s’envole la fleur maigre, presentato al Cinema Ritrovato nell’edizione recentemente restaurata dalla Cinematek, è un piccolo gioiello pressoché dimenticato della cinematografia belga. Il film nacque come un progetto commissionato dal governo, che nel 1959 aveva incaricato Paul Meyer di girare un breve documentario propagandistico sulle politiche d’integrazione dei minatori italiani nel Borinage, regione della Vallonia votata all’industria carbonifera.
Continua a leggere il pezzo di Maria Sole Colombo.

“Siete l’unico pubblico disposto a perdere l’inizio, parte centrale e fine del film, pur di guardare il colore”, dice Michael Pogorzelski, divertito. Il colore. Niente sottotitoli, niente titoli di testa o di coda, solo un accenno di trama data dai collaboratori di Pogorzelski e un invito alla contemplazione. All’Academy Film Archive di Los Angeles viene conservata una preziosa collezione di riferimento, delle stampe in dye-transfer che nel 1974 vennero abbandonate dalla Technicolor nel suo laboratorio di Hollywood. La collezione è composta da una serie di bobine di film che l’azienda stampava per gli studios che servivano ad assicurarsi, al momento della stampa di copie dei film, che i colori della nuova riproduzione rimanessero gli stessi dell’originale, fedeli agli standard cromatici di ciascun film, che negli anni hanno fatto la storia del nostro gusto.
Continua a leggere il pezzo di Eugenia Carraro.