Mer
26/08
Teatro Comunale di Bologna > 14:30
Una séance al Cinematographe Géant
Mariann Lewinsky
Meg Morley
Nei cataloghi ufficiali dell’Esposizione universale di Parigi del 1900 il cinema figura come una sottosezione della fotografia. Ma le immagini in movimento vennero usate in tante parti dell’immenso sito espositivo, e in tanti modi diversi: nel giardino del Panorama de Rome il cinematografo mostrava Papa Leone XIII, e fotografie animate a tema ravvivavano il padiglione Le Tour du Monde, il Diorama di Monaco, l’Esposizione coloniale e il Palais du champagne. Nel padiglione Voyages Animés, film Lumière che mostravano le varie regioni della Francia componevano programmi dal titolo un poco pomposo Visions d’Art – accompagnati da musiche, canzoni popolari e letture poetiche. Louis Lumière si prese l’incarico di costruire il gigantesco schermo di quattrocento metri quadrati per il Cinématographe Géant nella sala centrale della Galérie des Machines. (Il suo progetto di proiettarvi film girati su pellicola 75mm non andò oltre la fase sperimentale). Secondo i rendiconti finali dell’Esposizione, in media 5000 persone assistettero a ciascuna delle 326 proiezioni, ognuna delle quali presentava quindici vedute Lumière e quindici diapositive a colori realizzate in tricromia. Sembra che Gabriel Veyre fosse lo specialista di questa assai complessa tecnica, introdotta da Louis Ducos du Hauron nel 1869, poi messa a punto e brevettata dai fratelli Lumière nel 1895 come “procédé photographique aux mucilages bichromate”. Richiedeva tre esposizioni su negativi in bianco e nero, con uso di filtri, da cui si ottenevano tre positivi a colori su sottili strati di gelatina, successivamente disposti uno sopra l’altro tra lastre di vetro. (Il famoso procedimento Autochrome, del quale i Lumière ottennero il brevetto alla fine del 1903, era una semplificazione di questa tecnica, che richiedeva una sola lastra ed esposizione. E granelli di fecola di patate colorati). Non ci sono informazioni dettagliate riguardo ai film presentati al Cinématographe Géant, quindi (oltre ad aver inserito di contrabbando un panorama girato da un operatore Edison in visita a Parigi) ho selezionato liberamente quindici film Lumière del 1900. Li ho combinati con rarissime lastre tricrome provenienti dalle collezioni private di Philippe Jacques, pronipote di Gabriel Veyre, e di Eric Lange, che ce le hanno prestate per rendere possibile questo programma. Li ringraziamo per la loro generosa amicizia.
Mariann Lewinsky
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
Danse russe (du trio Natta)
Expérience du ballon dirigeable de M. Santos- Dumont: I. Sortie du ballon
Expérience du ballon dirigeable de M. Santos- Dumont: II. Le ballon et son moteur
Nice: panorama sur la ligne de Beaulieu à Monaco, II
Course landaise, I
Arles: farandoleurs dans les arènes
Embarquement dans les canots
Vue prise d’une baleinière en marche
Scene from the Elevator Ascending the Eiffel Tower
Le Château d’eau vu de la tour Eiffel
Le vieux Paris: vue prise en bateau, II
La Rue des nations, I
Danse espagnole de la Feria Sevillanos
Vue prise d’une plate-forme mobile, III
Plate-forme mobile et train électrique
Les Escaliers du pont de l’Alma
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1900: EMIL SIEURIN e il Phono-Cinéma-Théâtre
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Manuela Padoan (Gaumont Pathé Archives) e John Sweeney
Con registrazioni originali e accompagnamento al piano di John Sweeney e alla batteria di Frank Bockius