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24/06
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THE MASQUE OF THE RED DEATH
John Bailey (Presidente Academy Film Archive)
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
THE MASQUE OF THE RED DEATH
Scheda Film
Benché Roger Corman avesse concepito The Masque of the Red Death quattro anni prima di inaugurare con I vivi e i morti la serie di adattamenti di Edgar Allan Poe, il film segnò il momento culminante del ciclo e valse al maestro dell’exploitation un nuovo tipo di apprezzamento da parte della critica. Come nel caso di altre produzioni AIP, la sceneggiatura era un insieme composito: prendeva il titolo e l’idea centrale dal racconto di Poe ma attingeva anche ad altri autori e materiali (compreso un racconto di Villiers de l’Isle Adam). Cosa insolita per l’AIP, il film fu girato non a Hollywood ma negli studi di Borehamwood in Inghilterra, e affiancò molti attori britannici alla star consolidata di Corman, Vincent Price. Poté così beneficiare dei ristorni della ‘Eady Levy’, la tassa sugli incassi al box office. Aspetto ancora più importante, l’utilizzo di pluripremiate scenografie d’epoca, originariamente create da John Bryan per Becket e il suo re di Peter Glenville, conferì al film un valore qualitativo superiore alla norma, e diede al direttore della fotografia Nicolas Roeg la sua prima opportunità di usare colori vistosamente espressivi.
Il riconoscimento di critici attenti come Eugene Archer e Tom Milne sembrò mettere un po’ a disagio Corman, tanto più che il film incassò apparentemente meno di precedenti horror dell’AIP, forse anche a causa della competizione al botteghino con i gialli italiani sempre più sensazionalistici di Bava e altri. Corman raccontò poi di aver ritardato la realizzazione del film perché temeva che lo si vedesse come una dozzinale imitazione del Settimo sigillo di Bergman, e anche perché aveva voluto approfondire gli aspetti psicologici del materiale di Poe. Tuttavia il film uscì in un periodo caratterizzato da una crescente preoccupazione per l’uso della violenza sessuale nel cinema popolare (The Masque of the Red Death era coprodotto dall’Anglo-Amalgamated, già responsabile del controverso L’occhio che uccide di Michael Powell), e per questo fu abbondantemente tagliato dalla censura. Le parti tagliate sono state ripristinate, come quelle dell’incursione più tarda di Price nell’horror britannico d’ambientazione storica Witchfinder General (Il grande inquisitore, Michael Reeves, 1968), permettendo allo spettatore di godersi a pieno quelli che sono forse i più bei ruoli dell’attore in questo genere.
Ian Christie
Cast and Credits
Sog.: dal racconti The Masque of the Red Death (1842) e Hop-Frog; Or, the Eight Chained Ourang-outangs (1849) di Edgar Allan Poe. Scen.: Charles Beaumont, R. Wright Campbell. F.: Nicolas Roeg. M.: Ann Chegwidden. Scgf.: Daniel Haller. Mus.: David Lee. Int.: Vincent Price (principe Prospero), Hazel Court (Juliana), Jane Asher (Francesca), David Weston (Gino), Patrick Magee (Alfredo), Nigel Green (Ludovico), Paul Whitsun-Jones (Scarlatti), John Westbrook (uomo in rosso), Verina Greenlaw (Esmeralda). Prod.: Roger Corman per Alta Vista Productions, Anglo-Amalgamated Productions, American International Pictures. DCP. D.: 89’. Col.
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