Dom
03/07
Cinema Arlecchino > 22:15
THE BLUES BROTHERS – EXTENDED VERSION
, in video, John Landis
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
Gli accreditati al festival potranno riservare il proprio posto al Cinema Arlecchino, mentre le altre sale saranno a ingresso libero
THE BLUES BROTHERS
Scheda Film
Sono in missione per conto di Dio, per chiudere Il Cinema Ritrovato di quest’anno con un’esplosione di comicità, musica e distruzione in Piazza Maggiore. A distanza di quattro decenni, il primo tentativo di trasporre i personaggi del Saturday Night Live sul grande schermo rimane uno dei successi più improbabili della sua epoca. Dan Aykroyd e John Belushi erano apparsi come The Blues Brothers in alcuni sketch demenziali prima che il loro album d’esordio, Briefcase Full of Blues, ottenesse il doppio platino nel 1978. Bastava a costruirci attorno un film da 17,5 milioni di dollari? Il capo della Universal Lew Wasserman era convinto di sì, e si scatenò il caos.
Basato su 324 pagine in “verso libero” di Aykroyd che in poche frenetiche settimane il regista John Landis dovette trasformare in una sceneggiatura realizzabile, The Blues Brothers dava spesso l’impressione di essere una produzione sfuggita di mano, con il già sostanzioso budget che lievitò a ventisette milioni di dollari per i ritardi accumulati durante le riprese. Molti degli intoppi erano causati da Belushi, il cui uso di droghe stava diventando incontrollabile, ma Landis sapeva come tirar fuori il meglio dalla volubile star di Animal House, e quando era sul set Belushi era spesso brillante. Le interpretazioni imperturbabili offerte da Aykroyd e Belushi fanno sì che questo sia probabilmente il miglior film di entrambi gli attori; il perfetto contrappunto alla crescente follia che li circonda.
The Blues Brothers è imprevedibile e l’esile trama ci trascina dalla stravaganza di un pezzo forte o di un numero musicale al successivo. Ma c’è una strana alchimia in questo film che passa sfrenato dalle mitiche performance di James Brown e Aretha Franklin a stupidi tormentoni come la vendicativa Carrie Fisher o i nazisti dell’Illinois. La devozione di Landis per le scene di inseguimento slapstick colloca il suo film nel filone di Buster Keaton e Mack Sennett, e alla fine tanta spericolata energia si rivela irresistibile. The Blues Brothers è uno spettacolo unico nel suo genere, fatto per essere visto sullo schermo più grande possibile, al buio, possibilmente con gli occhiali da sole.
Philip Concannon
Cast and Credits
Scen.: Dan Aykroyd, John Landis. F.: Stephen M. Katz. M.: George Folsey Jr.. Scgf.: John J. Lloyd. Int.: John Belushi (‘Joliet’ Jake Blues), Dan Aykroyd (Elwood Blues), James Brown (Reverendo Cleophus James), Cab Calloway (Curtis), Ray Charles (Ray), Aretha Franklin (proprietaria del Soul Food Cafe), Steve Cropper (Steve ‘The Colonel’ Cropper), Donald Dunn (Donald ‘Duck’ Dunn), Murphy Dunne (Murph), Willie Hall (Willie ‘Too Big’ Hall), Carrie Fisher (donna misteriosa), John Landis (agente LaFong), Steven Spielberg (impiegato della Cook County). Prod.: Robert K. Weiss per Universal. DCP. D.: 148’. Col.
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