I leggendari e controversi esperimenti sull’“obbedienza all’autorità” condotti dallo psicologo Stanley Milgram alla Yale University negli Stati Uniti sono stati analizzati e riprodotti più volte da altri. Hanno anche ispirato film (in particolare Experimenter di Michael Almeryeda, del 2015), ma niente affascina e turba quanto il film che documenta i veri esperimenti, Obedience dello stesso Milgram (uscito nel 1965 e girato nel 1962).
Tentando di rispondere agli interrogativi lasciati aperti dal processo di Norimberga, dal processo del 1961 contro il criminale nazista Adolf Eichmann – il cui ricordo era ancora vivo nella coscienza collettiva – e dai fondamentali scritti su Eichmann di Hannah Arendt che introducevano il concetto di “banalità del male”, Milgram condusse una serie di esperimenti che appaiavano “insegnanti” (membri della comunità che avevano risposto a un annuncio convinti di partecipare a uno studio sulla memoria) e “studenti”. Agli “insegnanti” fu assegnato il compito – da uno “sperimentatore” in camice bianco – di interrogare gli studenti su una serie predeterminata di domande e risposte. Se lo studente rispondeva correttamente si passava alla domanda successiva. Se lo studente dava una risposta errata riceveva una dolorosa scossa elettrica da un “generatore di corrente” controllato dall’insegnante, con voltaggio (e dolore) crescente a ogni risposta errata. Indipendentemente dalle proteste dello studente, all’insegnante veniva ordinato di continuare (con variazioni di: “la prego di continuare l’esperimento”)… ma solo lo studente sapeva che si trattava di una messa in scena per testare la capacità di un individuo di resistere a ordini brutali. Generalmente visto solo in contesti didattici, Obedience è stato completamente restaurato e viene ora proiettato pubblicamente per la prima volta.

Peter Conheim

Her Violet Kiss ricontestualizza una scena di un muto tedesco perduto del 1928, Liebeshölle (o Pawns of Passion, 1929), per il pubblico contemporaneo durante una pandemia globale. Il film di partenza era diretto da Wiktor Biegański e Carmine Gallone e interpretato da Olga Tschechowa. È stato considerato perduto finché Bruce Lawton non ha scoperto una copia incompleta in un lotto di pellicole che era stato riposto in un granaio della Pennsylvania, e l’ha donata al centro nazionale di conservazione del materiale audiovisivo della Library of Congress. Il regista Bill Morrison ha scansionato la pellicola nel 2013 e questa copia è rimasta nel suo archivio personale, mai vista fino a oggi. In questa nuova versione il nitrato in via di deterioramento è stato scansionato, rallentato e rimontato con la partitura di Michael Montes.