Sab
27/06
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 17:00
Gaston Velle: il music hall, le féeries, i più grandi successi / MY OLD DUTCH
Bryony Dixon (BFI)
Gabriel Thibaudeau
Gaston Velle ci ha lasciato, oltre ai film, un documento di assoluta rarità: una filmografia autografa. Ordinata per case di produzione, la filmografia elenca cinque (delle probabili tredici) vues fantasmagoriques realizzate nel 1902 per Auguste e Louis Lumière, cinquanta delle forse sessanta créations cinématographiques girate per la Pathé frères tra il 1903 e il 1913, e sedici della trentina di film realizzati a Roma nel 1906 e 1907, durante il suo periodo di directeur artistique della Cines. Velle dà sommariamente conto dei film mancanti con indicazioni come “più altri dello stesso genere”, “e numerosi altri”, o “altri film e collaborazioni tecniche”, ed evidenzia tre principali gruppi di film: “I più grandi successi”, “I numeri di music-hall”, “I primi pochoir”.
Tra i film di music-hall del 1904 troviamo le scènes de danses et acrobatiques, con performance stellari quali la danse plastique delle Dahlias e una valse apache girata quattro anni prima che Mistinguett e Dearly facessero del numero una delle massime attrazioni del Moulin Rouge. Lo stesso Velle appare nei panni di mago in molti dei suoi film; pur se classificati come scènes à trucs et transformations, essi documentano il suo indubbio stile di attore teatrale (che forse non aveva dimenticato certi movimenti e routines del padre Joseph). E vedere il nostro eroe muoversi e sorriderci è sempre una grande gioia.
Come i numeri di danze e magia, la feérie aveva avuto una sua lunga tradizione teatrale prima di diventare un genere cinematografico. La Rose d’or era stata rappresentata nel 1838 a Parigi “con le più sontuose scenografie, magnifici costumi e fontane di vera acqua”. Velle contrassegnò la sua versione del 1910 con l’asterisco che indicava “I più grandi successi”. Tra gli altri titoli contrassegnati, La Valise de Barnum, Une drame dans les airs e la deliziosa féerie La Ruche merveilleuse – ma non il suo titolo più caro al pubblico moderno, La Peine du Talion.
Si noti che i film qui elencati non saranno proiettati in un unico programma, ma in più momenti nel corso del festival – prima o dopo i lungometraggi sceneggiati da Mary Murillo. Abbiamo incluso nella selezione un bel film di Segundo de Chomón che, sulla base del catalogo Pathé e di un fotogramma assai decorativo in cui compare un’iris germanica, proponiamo di identificare con El iris fantastico (1912), cosa che lo renderebbe un tardissimo esempio di scène à truc et transformation, un genere in cui Gaston Velle eccelleva. Il film era stato precedentemente identificato come Les Tulipes (1907) di Segundo de Chomón o Le Faune (1908) di Gaston Velle, ma la descrizione del catalogo Pathé non calza e non si vede nessun tulipano nel film.
Mariann Lewinsky
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con traduzione simultanea in cuffia
Modalità di ingresso
MY OLD DUTCH
Scheda Film
Mary Murillo faceva parte dell’ottima squadra di sceneggiatori di questo film confezionato su misura per Betty Balfour e ispirato alla celebre canzone del 1892 di Albert Chevalier, stella del music hall inglese che ne aveva tratto un collaudato sketch e persino una produzione teatrale. Betty Balfour e Michael Hogan sono Lil e Bert, una coppia di proletari londinesi che “si fidanzano a Hampstead Heath, si sposano, hanno un figlio, sacrificano tutto per fare di lui un vero signore e lo perdono in guerra”. Il folklore Cockney è garantito da Gordon Harker e dalla regina del music hall Florrie Forde. Ma oggi troviamo interessante soprattutto la mise en abyme ambientata in un cinema in cui vengono proiettate scene della versione del 1915 (oggi perduta) di My Old Dutch con Albert Chevalier nei panni di Joe e Florence Turner nel ruolo di Sal. La canzone originale che sta al centro del dramma narra la storia sentimentale di un uomo anziano che canta le lodi della fedele moglie sposata quarant’anni prima. L’espressione ‘my old Dutch’ si riferisce probabilmente a una rima in dialetto Cockney: Dutch plate/mate oppure Duchess of Fife/wife, a scelta.
Bryony Dixon
Cast and Credits
Sog.: Leslie Arliss. Scen.: Mary Murillo, Bryan Edgar Wallace, Marjorie Gaffney, Michael Hogan. F.: Leslie Rowson. M.: Derek Twist. Scgf.: Peter Proud. Int.: Gordon Harker (Ernie), Betty Balfour (Lil), Florrie Forde (Aunt Bertha), Michael Hogan (Bert), Finlay Currie (il medico), Mickey Brantford (Jim), Glennis Lorimer (Valerie Paraday), Peter Gawthorne (sig. Paraday), Frank Pettingell (zio Alf), Robert Nainby (il nonno), Bill Shine (il cugino Aarry). Prod.: Gainsborough Pictures · 35mm. L.: 2000 m. D.: 81’. Bn.
LA VALISE DE BARNUM
DANSES PLASTIQUES
DANSE DES APACHES
LE CHAPEAU MAGIQUE
Se ti piace questo, ti suggeriamo anche:
16:45
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni
Gaston Velle: mago e cineasta
Gaston Velle: mago e cineasta
Gabriel Thibaudeau
22:15
Piazzetta Pier Paolo Pasolini
Proiezione con lanterna a carbone. Serata di gala Velle-Murillo
Proiezione con lanterna a carbone. Serata di gala Velle-Murillo
Proiezione con lanterna a carbone: La princesse aux clowns (La principessa e il clown, Francia/1924) R.: André Hugon, La Ruche merveilleuse (Francia/1905) R.: Gaston Velle, Un Drame dans les airs (Francia/1904) R.: Gaston Velle, Petit Jules Verne (Francia/1907) R.: Gaston Velle, El iris fantastico (L’iris fantastique, Spagna/1912) R.: Segundo de Chomón
14:30
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni
MON GOSSE DE PÈRE