Sab
29/08
Teatro Comunale di Bologna > 15:30
Méliès 1900
Emilie Cauquy, Elena Selana e Frédéric Tabet
John Sweeney e all’arpa di Eduardo Raon
Intermezzi di magia dal vivo.
Il 1900 è un anno di svolta nell’opera di Georges Méliès. Nell’inverno 1899-1900 inizia ad ampliare e a perfezionare il suo primo studio, costruito nel 1897. Alla fine del 1899 ha già girato oltre duecento film di varia lunghezza – da 20 a 120 metri – nei quali ha brillantemente messo a punto e accumulato trucchi straordinari (fermi macchina per le apparizioni, le scomparse e le sostituzioni, dissolvenze semplici, flou, incrociate, sovrimpressioni semplici e multiple) cimentandosi in tutti i generi, che Meliès definisce films de plein air (documentari), sujets composés (scene comiche, commedie, diavolerie, balletti, attualità ricostruite…) e vues à transformations (film a trucchi). Una delle prime produzioni del 1900, che conterà quasi ottanta titoli (un record!), è una serie di diciassette film di 20 metri girati all’Esposizione universale di Parigi. È in questo stesso anno che Méliès gira una ventina di film pubblicitari per vari prodotti (aperitivi, biberon, whisky, lucido da scarpe, senape, ecc.). Sempre nel 1900 realizza Jeanne d’Arc, il suo primo film a superare i 200 metri, e grazie a una sovrimpressione multipla riesce nell’impresa di interpretare ben sei musicisti più il direttore d’orchestra, in L’Homme-orchestre, un tour de force che ripeterà tre anni dopo in Le Mélomane, moltiplicando la propria testa per sei e attaccandola a un pentagramma. È anche l’anno in cui sperimenta con l’accelerazione delle immagini in Spiritisme abracadabrant, Le Déshabillage impossible e Le Réveil d’un monsieur pressé e sfrutta la partizione orizzontale dello scenario in Le Savant et le Chimpanzé e La Maison tranquille. È infine nel 1900 che gira Rêve de Noël, una féerie di 160 metri in venti quadri. Per questo film il catalogo Méliès propone un quadro supplementare facoltativo (Le grand orgue et la maîtrise), tra l’undicesimo e il dodicesimo quadro. Quello stesso anno, Nouvelles luttes extravagantes può essere venduto senza una precedente versione del 1899, Luttes extravagantes, con la quale il film è solitamente montato. Grazie a questi due film e ad altri titoli del catalogo si comprende come il cinema delle origini fosse tutt’altro che statico.
Jacques Malthête
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
L’Homme-orchestre
Rêve de Noël
Jeanne d’Arc
Gens qui pleurent, gens qui rient
Les Miracles du brahmine
Spiritisme abracadabrant
La Chrysalide et le papillon d’or
Le Savant et le chimpanzé
Les Infortunes d’un explorateur ou les momies récalcitrantes
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