Mer

28/06

Piazzetta Pier Paolo Pasolini > 22:15

La Voix du rossignol / LA FUGA DI SOCRATE

Introduce

Oliver Hanley

Accompagnamento al piano di

Daniele Furlati e alla batteria di Frank Bockius

Proiezione con lanterna a carbone

Info sulla
Proiezione

Mercoledì 28/06/2023
22:15

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

LA VOIX DU ROSSIGNOL

Scheda Film

Pioniere della puppet animation, nei primi anni Venti Ladislas Starevich si ritrovò in Francia dopo essere fuggito dalla Russia in seguito alla rivoluzione. Come molti emigranti dovette ritagliarsi un posto nell’industria cinematografica e iniziò così a realizzare film nello studio di casa con sua moglie Anna e le due figlie Irène e Jeanne (alias Nina Star).
Spensierata fiaba animata, La Voix du rossignol narra la storia di un usignolo che viene catturato da una bambina (interpretata da Nina Star). Mentre la bimba dorme, l’usignolo le canta il suo desiderio di ricongiungersi con l’amata. La bambina allora libera l’usignolo, che la ripaga prestandole la sua voce.
Il film combina uccelli e insetti animati (questi ultimi un tratto distintivo dei primi film animati realizzati da Starevich negli anni Dieci) con attori in carne e ossa. La Voix du rossignol, che presenta viraggi e colorazione a pochoir, rese Starevich famoso in tutto il mondo e in seguito la proiezione negli Stati Uniti nel 1925 gli valse la Medaglia d’oro Hugo Riesenfeld come cortometraggio “più innovativo” dell’anno.

Elena Barysheva

Cast and Credits

Scen.: Ladislas Starevich. Int.: Nina Star. Prod.: Pathé Consortium Cinéma. 35mm. L.: 251 m. D.: 12’ a 18 f/s. Col. (da una copia nitrato colorata a pochoir)

LA FUGA DI SOCRATE

Scheda Film

Nato in Toscana, Carlo Aldini si trasferì a Bologna nei primi anni dell’adolescenza e fu un campione di atletica prima di approdare al cinema nel 1920. Con il suo fisico imponente era perfetto per interpretare i forzuti portati in auge dal successo di Cabiria (1914) e dai vari Maciste con Bartolomeo Pagano che ne derivarono. Al pari di Pagano e di altri forzuti come Luciano Albertini (Sansone), Aldini creò un personaggio ricorrente con un nome ispirato alla mitologia: Aiace, “elegante uomo di mondo che sbroglia misteri, compie prodezze muscolari e risolve enigmi sociali” (John D. Fair, David L. Chapman, Muscles in the Movies, University of Missouri Press 2020).
L’ultima apparizione di Aldini nel ruolo di Aiace in una produzione italiana fu La fuga di Socrate. Annita, la fidanzata di Aiace, è l’orgogliosa proprietaria di un pappagallo di nome Socrate. Quando Aiace provoca accidentalmente la fuga del pappagallo, Annita gli dà un ultimatum: o le riporta Socrate sano e salvo o il matrimonio salta. Ne nasce un lungo inseguimento in giro per il mondo costellato da colpi di scena. Alla fine Annita ritrova l’amato pappagallo ma perde il fidanzato, perché Aiace durante la ricerca di Socrate ha conosciuto un’altra e se n’è innamorato.
Come nella maggior parte dei film di forzuti la semplice premessa fa da trampolino di lancio per un susseguirsi di scene memorabili, dando ad Aldini ampie opportunità di mettere in mostra le sue doti atletiche e comiche. L’abile messa in scena e l’impeccabile senso del ritmo di Guido Brignone fa sì che non vi sia mai un momento di noia, tanto che il recensore Pier Giovanni Merciai definì il film “un piccolo gioiello dell’arte cinematografica” nel suo articolo su “La Rivista Cinematografica” (25 settembre 1923). Subito dopo l’uscita di La fuga di Socrate, anche Aldini fuggì: in Germania, divenuta una mecca per tanti registi e attori italiani in seguito alla crisi economica e agli sconvolgimenti politici nel Belpaese dopo la Prima guerra mondiale. Il primo film tedesco di Aldini, Die närrische Wette des Lord Aldiny, uscì alla fine di novembre dello stesso anno.

Oliver Hanley

Cast and Credits

Sog.: Gioacchino Forzano. F.: Maggiorino Zoppis. Int.: Carlo Aldini (Aiace), Ruy Vismara (emigrante), Vasco Creti, Armand Pouget, Giuseppe Brignone. Prod.: Rodolfi Film; Distr.: U.C.I.. 35mm. L.: 1249 m (l. orig.: 1531 m). D.: 61’ a 18 f/s. Col. (Desmet)