Mer
26/06
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 09:00
JUDEX – Ep. 4 e 5
Stephen Horne
Nella primavera del 1916 Louis Feuillade deve interrompere il successo strepitoso dei suoi Vampires. La stampa patriottica (e a quanto pare le più alte autorità) è furiosa per l’esaltazione cinematografica di una guerra di criminali al culmine di una guerra sacra. Léon Gaumont e il suo regista preferito devono subito correre ai ripari. Con l’aiuto di Arthur Bernède alla sceneggiatura, elaborano una nuova serie in cui le tenebre di ieri troveranno il loro esatto contrario e in cui la giustizia (judex!) trionferà finalmente sulle azioni dei malfattori che approfittano della disperazione degli innocenti. Per rappresentare la legge trionfante è necessaria una figura esemplare.
Un film danese, Homunculus, propone quella di un supereroe interpretato da Olaf Fønss: mantello e cappello a larghe tese neri come lo sguardo. Sarà il modello per il personaggio centrale della futura opera e per il bell’attore incaricato di indossare un costume destinato a diventare popolare come la tuta di Fantômas: René Cresté, finora relegato a pallidi ruoli di attor giovane. A parte la superba Parigi fantasmatica dei Vampires, mai Feuillade ha inserito il paesaggio nella sua opera con tanta forza e poesia come in Judex. I direttori della fotografia André Glatti e Léon Klausse prendono il posto del mobilitato Georges Guérin, senza che la celebre fotogenia feuilladiana ne risenta, anzi: il Château Rouge (in realtà il Château Gaillard nei dintorni di Les Andelys) è un’indimenticabile scenografia naturale sapientemente associata all’ambientazione del laboratorio di Judex, realizzata come di consueto alla Gaumont, da Robert-Jules Garnier. Va naturalmente ricordato il prestigioso e numeroso cast di Judex, con le sue due eroine contrapposte: l’addolorata Yvette Andréyor, che qui interpreta Jacqueline, un personaggio molto lontano dalla prostituta in Fantômas, e naturalmente la fatalmente velenosa Musidora, l’Irma Vep dei Vampires qui ribattezzata Diana Monti senza perdere nulla della sua perfida eleganza da maschietta ante litteram.
E poi… tocco feuilladiano finale, la presenza dei bambini, determinanti per l’intrigo. Il caro René Poyen, ovviamente, il famoso Bout-de-Zan della serie a lui dedicata, qui nel ruolo parallelo del bambino Liquirizia; questi non perde occasione per tenersi stretta la piccola Olinda Mano, che interpreta il piccolo Jean, il figlio in grave pericolo di Jacqueline. Un giorno Feuillade aveva dichiarato: “Perché un film abbia successo bisogna metterci animali e bambini”. Con Judex dimostrò di averci visto giusto.
Pierre Philippe
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
JUDEX - 4° ep.: Le Secret de la tombe
Didascalie francesi con sottotitoli inglesi
JUDEX - 5° ep.: Le Moulin tragique
Didascalie francesi con sottotitoli inglesi
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