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28/06

Cinema Lumière - Sala Scorsese > 21:30

JOYU

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Mercoledì 28/06/2023
21:30

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Scheda Film

Tra le priorità politiche dell’occupazione americana del dopoguerra c’erano i diritti delle donne. L’industria cinematografica doveva ora mettersi al servizio del nuovo ordine progressista, e nei primi anni del dopoguerra le istanze femministe furono promosse in molti film, alcuni dei quali erano ambientati nel presente, altri andavano alla ricerca di modelli di emancipazione femminile nel passato.
L’attrice Sumako Matsui (1886-1919) fu pioniera dello shingeki (nuovo teatro), il teatro di stile occidentale diventato di moda tra la fine del periodo Meiji (1868-1912) e l’inizio del periodo Taisho (1912-1926). Nel 1911 interpretò Nora Helmer nel primo allestimento a Tokyo di Casa di bambola di Ibsen. Nel 1913 fondò insieme al suo amante, il regista Hogetsu Shimamura (1871-1918), la compagnia teatrale Geijutsuza. Fu qui che si cimentò nel suo altro ruolo emblematico, quello di Katjuša in un adattamento scenico di Resurrezione di Tolstoj. Shimamura morì nell’autunno 1918, vittima della pandemia di febbre spagnola. Affranta, Matsui si uccise pochi mesi dopo.
Nel 1947 furono realizzati due distinti film biografici sulla sua figura, interpretata da due delle più grandi attrici del cinema giapponese. Kinuyo Tanaka fu diretta da Kenji Mizoguchi in Joyu Sumako no koi (L’amore dell’attrice Sumako), prodotto dalla Shochiku, mentre Isuzu Yamada (1917-2012) impersonò Matsui per Kinugasa (allora suo amante) in un film intitolato semplicemente Joyu (L’attrice), prodotto dalla Toho. Shimamura era interpretato da Yoshi Hijikata (1898- 1959), anch’egli celebre regista dello shingeki, imprigionato dal regime militare durante la guerra. La sua partecipazione (che coincideva con il suo debutto cinematografico) fu molto discussa all’epoca, ma l’interpretazione di Yamada venne acclamata e segnò una svolta nella sua carriera.
Mentre la fama di Mizoguchi ha garantito al suo film saltuarie proiezioni internazionali e uscite in Dvd, il film di Kinugasa è scarsamente conosciuto al di fuori del Giappone. Joseph Anderson e Donald Richie, tuttavia, lo giudicarono il migliore dei due, opinione condivisa dalla rivista cinematografica più prestigiosa del Giappone, “Kinema Junpo”, che quell’anno gli assegnò il quinto posto nella classifica dei recensori, mentre la versione di Mizoguchi si piazzò al diciottesimo posto. Il film di Kinugasa fu considerato meno esplicitamente ideologico e più conforme alle convenzioni melodrammatiche di quello di Mizoguchi. A ogni buon conto, Joan Mellen riferisce che le spettatrici “applaudivano furiosamente” mentre guardavano Yamada interpretare Nora, l’icona femminista di Ibsen.

Alexander Jacoby e Johan Nordström

 

Cast and Credits

Scen.: Eijiro Hisaita, Teinosuke Kinugasa. F.: Asakazu Nakai. Mus.: Fumio Hayasaka. Int.: Isuzu Yamada (Sumako Matsui), Yoshi Hijikata (Hogetsu Shimamura), Ranko Akagi (Itoko), Akitake Kono (Harukichi Kobayashi), Hajime Izu (Tetsuo Mizushima), Eitaro Shindo (dottor Okubo), Takashi Shimura (Genshiro Kuramoto), Isao Numazaki (Juichi Kuramoto), Hisaya Morishige (Shoyo Tsubouchi), Noriko Sengoku (Kuniko). Prod.: Keiji Matsuzaki per Toho. 16mm. D.: 115’. Bn.

“Actress”
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