Mar
25/06
Cinema Modernissimo > 16:30
JOHNNY GOT HIS GUN
Nicolas Seydoux (Gaumont)
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
JOHNNY GOT HIS GUN
Scheda Film
Romanzo di pacifismo integrale, E Johnny prese il fucile venne esaltato al suo apparire dalla destra, che non voleva che gli USA entrassero in guerra contro Hitler, e diventò un libro di culto per la sinistra al tempo della guerra nel Vietnam. Trumbo ne trasse un film che diresse egli stesso nel 1971, esordendo nella regia all’età di sessantasei anni, cinque anni prima della morte […]. Il soldatino Johnny prende coscienza lentamente della sua condizione di ‘torso umano’, distrutta la faccia (e quindi la capacità di vedere, sentire, parlare e odorare) e asportati i quattro arti, trattenuto in vita da un accanimento terapeutico insensato nel mezzo di una guerra che fa milioni di morti. Ma ha memoria, ha pensiero. La mente è la sua unica salvezza, nell’impossibilità di morire, e la mente va presto all’essenziale passando dalla riflessione sulla propria condizione a quella sulle sue cause e alla definizione di un progetto di sé. […] Il messaggio da diffondere nel mondo, tra i vivi, è che nulla vale la vita. Esso va portato nelle chiese, va portato ‘in tutte le scuole del mondo’ a inconfutabile dimostrazione di cosa può la guerra e possono la malvagità e stupidità degli umani. Tutto questo gli verrà impedito, nonostante la risalita dalla solitudine alla comunicazione. No, Johnny non può ‘uscire’, egli non può essere mostrato al mondo, non può dialogare con i vivi. Il potere non lo desidera e non lo permette.
Goffredo Fofi, Prefazione in Dalton Trumbo, E Johnny prese il fucile, Bompiani, Milano 2017
La Prima guerra mondiale cominciò come una festa d’estate, tutta gonne al vento e spalline dorate. Milioni e milioni di persone sventolavano i fazzoletti dal marciapiede mentre le piumate altezze imperiali, le serenità, i feldmarescialli e altri idioti del genere sfilavano per le strade delle principali città d’Europa alla testa dei loro scintillanti battaglioni. Era un momento generoso, il momento delle vanterie, delle bande, delle poesie, delle canzoni, delle innocenti preghiere. […] Nove milioni di cadaveri si contarono alla fine quando le bande si zittirono e le serenità cominciarono a scappare, mentre il lamento delle cornamuse non sarebbe più stato lo stesso. Fu una guerra romantica, l’ultima del suo genere; e probabilmente l’ultimo romanzo americano sull’argomento fu proprio E Johnny prese il fucile, prima che avesse inizio quella storia totalmente diversa che si chiama Seconda guerra mondiale.
Dalton Trumbo, Introduzione, in E Johnny prese il fucile, Bompiani, Milano 2017
Cast and Credits
Sog.: dal romanzo omonimo (1939) di Dalton Trumbo. Scen.: Dalton Trumbo. F.: Jules Brenner. M.: Millie Moore. Scgf.: Harold Michelson, James Bachman. Mus.: Jerry Fielding. Int.: Timothy Bottoms (Joe Bonham), Jason Robards (padre di Joe), Marsha Hunt (madre di Joe), Kathy Fields (Kareen), Donald Sutherland (Cristo), Donald Barry (Jody Simmons), Eric Christmas (caporale Timlon), Diane Varsi (quarta infermiera), Charles McGraw (Mike Burkeman). Prod.: Bruce Campbell per Robert Rich Productions, Inc. DCP. D.: 110’. Col.
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