Sab
24/06
Cinema Lumière - Sala Scorsese > 16:15
GROSSE FREIHEIT NR. 7
Olaf Möller
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
GROSSE FREIHEIT NR. 7
Scheda Film
Käutner ebbe problemi con i nazisti fin dal primo film, una commedia intitolata Kitty und die Weltkonferenz (Kitty la manicure, 1939) la cui celebrazione ariosamente cosmopolita della ragione e della libertà (e forse un po’ anche del libertinaggio?) non fu digerita dalla censura. Il fatto che Käutner avesse potuto proseguire relativamente indisturbato la propria carriera durante tutta la guerra riuscendo perfino a ottenere i finanziamenti per una produzione a colori attesta la considerazione di cui godeva in quanto artista; altrettanto eloquente è il fatto che il suo film apparentemente più ‘conformista’ di quel periodo, Auf Wiedersehen, Franziska! (Arrivederci Francesca, 1943), si riveli sottilmente sovversivo dal punto di vista formale… Con Große Freiheit Nr. 7 Käutner creò un disincantato melodramma segnato da un tono cupo e anticonformista che le autorità trovarono eccessivo. Tra i ‘ritocchi’ chiesti ci fu anche il cambiamento del titolo: da Große Freiheit a Große Freiheit Nr. 7, per mettere bene in chiaro che si trattava di un semplice indirizzo (una via nel distretto di St. Pauli, ad Amburgo) e non di una celebrazione dei costumi libertini, anche se il triangolo amoroso su cui si incentra il film è risolto con spirito cavalleresco, giacché uno dei due uomini se ne va senza fare storie, salpando verso il mondo. Ma: che ancora ci fosse un mondo, fuori, in cui un uomo potesse rifugiarsi; che persino durante la guerra i quartieri a luci rosse con i loro divertimenti chiassosi funzionassero a pieno ritmo offrendo per due soldi una (illusoria parvenza di) tregua dal tran tran quotidiano; che tutte le canzoni da La paloma (con i testi di Käutner!) all’Hamburg-Hymne (interrotto al punto giusto) sembrassero parlare della vicina sconfitta del Reich; e che l’amore e il sesso fossero faccende complicate di non facile soluzione e forse più importanti delle nazioni e degli imperi… tutto questo fece sì che il capolavoro (nel quale non viene mai pronunciata una sola parola contro i nazisti) fosse subito accantonato. La prima ufficiale del film fu una proiezione per un pubblico scelto il 15 dicembre 1944 a Praga (dove fu in buona parte girato); per l’uscita vera e propria si dovette attendere la fine della guerra.
Olaf Möller
Cast and Credits
Scen.: Helmut Käutner, Richard Nicolas. F.: Werner Krien. M.: Anneliese Schönnenbeck. Scgf.: Max Mellin, Gerhard Ladner. Mus.: Werner Eisbrenner. Int.: Hans Albers (Hannes), Ilse Werner (Gisa), Hans Söhnker (Willem), Gustav Knuth (Fiete), Günther Lüders (Jens), Hilde Hildebrand (Anita), Ethel Reschke (Margot), Kurt Wieschala (Jan). Prod.: Hans Tost per Terra-Filmkunst GmbH. 35mm. D.: 110’. Col.
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