Mar
28/06
Cinema Jolly > 21:30
ČOVEK NIJE TICA
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Modalità di ingresso
ČOVEK NIJE TICA
Scheda Film
Pur avendo chi scrive più volte sottolineato il rapporto di scambio tra le epoche delle cinematografie jugoslave (e nessuno meglio di Makavejev lo rivela, essendo stato critico cinematografico acuto ed avendo iniziato l’attività da regista con cortometraggi sorti da una linea produttiva preesistente), l’irruzione di questo lungometraggio d’esordio nel cinema serbo è così folgorante e consapevole che esso appare anche a una visione odierna come un’opera rivoluzionaria, capace anche di sintetizzare la produzione futura del regista: il personaggio ‘documentaristico’ del folle ipnotizzatore è già una sintesi sublime sia degli specialisti che interverranno in Un affare di cuore (1967) che di Wilhelm Reich e insieme dei dittatori (Stalin, Tito, Mao) che costellano l’universo di W.R – Misterije organizma (1971). Čovek nije tica si conclude sulle parole dell’ipnotizzatore che dichiarano il suo dominio oltre il bene e il male, da padrone del crimine degno del Dottor Mabuse di Lang. Ma non dimentichiamo che il film ha un sottotitolo, Ljubavni film, e che anzi il titolo completo del film va letto insieme ad esso: questo si dichiara insomma un “film d’amore” che crede nella potenza dell’amore pur vedendo in esso la contiguità con la morte, così come Makavejev non si era mai rinnegato come marxista pur vedendo il suo negarsi in un’ideologia di potere. Il film ha un gemello, nella rappresentazione del paesaggio industriale, in un’opera di fine anni Cinquanta pure presente nel programma bolognese, Zenica, un bellissimo film, eppure Makavejev compie un balzo che più che verso un’idea di modernità è verso l’inattualità, in cui desideri e passioni s’impongono alla storia sociale come il suo reale territorio. Non può essere un film ottimista (nemmeno ‘socialisticamente’) ma esso interroga gli impulsi di morte: la dichiarazione che “l’uomo non è un uccello” fa il paio con la frase di un libro giovanile per ragazzi di Makavejev che diceva “l’occhio non è un falco”: ma quella negazione è la sfida più profonda del cinema.
Sergio M. Grmek Germani
Cast and Credits
Scen.: Dušan Makavejev, Raša Popov. F.: Aleksandar Petković, Branko Perak. M.: Ivanka Vukasović. Scgf.: Milan Jeremić. Mus.: Petar Bergamo. Int.: Milena Dravić (Rajka), Janez Vrhovec (Jan Rudiniski), Stole Aranđelović (Barbulović), Eva Ras (moglie di Barbulović), Boris Dvornik (Bosko), Roko Cirkovic (l’ipnotizzatore Roko). Prod.: Dušan Perkovic per Avala Film. DCP. D.: 78’. Bn
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