Audace film di gangster dalle straordinarie qualità visive, City Streets contiene tante innovazioni da eguagliare una decina di film chiave dello stesso periodo. Come film di gangster somiglia poco ai più famosi titoli dei primi anni Trenta appartenenti al genere, pur essendo tratto da uno dei pochissimi soggetti originali scritti per il cinema dall’autore hardboiled Dashiell Hammett. The Kid, un bravo ragazzo che lavora in un banco di tiro a segno, è innamorato di Nan, la figlia di un contrabbandiere. Il padre di lei è accusato di omicidio e Nan si rifiuta di testimoniare contro di lui, scontando la pena al suo posto. In sua assenza, The Kid, che in precedenza si era rifiutato di lavorare per i gangster, entra nella banda per guadagnare i soldi che servono a ottenere il rilascio anticipato di Nan. Quando lei torna in libertà i due decidono di tagliare i ponti con la malavita. Le mille innovazioni di Mamoulian, alcune sorprendenti ancora oggi, altre leggermente datate, erano troppo all’avanguardia per i capi della Paramount, che temevano di sconcertare il pubblico. Molti di questi espedienti entrarono presto a far parte della grammatica cinematografica standard: voci disincarnate sovrapposte a un primo piano di Sylvia Sidney per descrivere ricordi e impressioni di eventi passati; la violenza suggerita con il suono più che mostrata direttamente; il montaggio basato sull’associazione concettuale; la messinscena fondata sul simbolismo degli oggetti.
Questo tripudio di idee, che crea un ritmo volutamente staccato, è reso sorprendentemente coeso dalla fotografia di Lee Garmes – a sua volta un ibrido di stili diversi, dal documentario all’espressionismo – in una luminosa armonia di ombre cupe e profonde. La continuità dello spazio o del tempo è ottenuta con uno stile che, in contrasto con ciò che si prefigge, appare frammentario, permettendo a oggetti e movimenti in qualche modo associati tra loro (letteralmente, metaforicamente) di legare le scene attraverso metonimie e sineddochi visive: schiuma di birra, stacco su bottiglia di birra, stacco su corso d’acqua, stacco su gocce d’acqua. Collegate, queste immagini creano una sinfonia visiva.

Ehsan Khoshbakht