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26/06
Cinema Lumière - Sala Scorsese > 16:15
BERGKRISTALL
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BERGKRISTALL
Scheda Film
Bergkristall è già, grazie alla sua fonte letteraria, un’opera di enorme importanza, essendo il primo adattamento di un testo di Adalbert Stifter, uno dei massimi scrittori in lingua tedesca del Diciannovesimo secolo. Stifter ebbe per molto tempo una cattiva reputazione tra gli intellettuali tedeschi perché i suoi scritti erano considerati sinonimo di meschinità e bigotteria, quintessenza del periodo verosimilmente più odiato della storia tedesca prima del Ventesimo secolo, il Biedermeier.
Fu probabilmente per tali caratteristiche che Harald Reinl scelse questo romanzo breve del 1845 per il suo film d’esordio. Aveva motivo di credere che la storia di un uomo che cade in disgrazia e perde la fede per poi essere salvato da qualcosa di simile a un miracolo natalizio non avrebbe lasciato indifferente un pubblico ossessionato dalla religione a causa del vuoto politico e morale del secondo dopoguerra (o semplicemente un’anima collettiva su cui pesavano troppi sensi di colpa, insieme alla paura di una giustizia umana di cui il film delinea chiaramente i limiti).
Reinl continuerà su questa linea in Gesetz ohne Gnade (1951) e Hinter Klostermauern (1952), con un’idea (molto elementare) di cristianesimo che in seguito aleggerà anche nei suoi film della serie Winnetou (1963-65), per non parlare di … und die Bibel hat doch recht (La Bibbia aveva ragione, 1977), il cui titolo non lascia spazio a dubbi. Ad accomunare strettamente Gesetz ohne Gnade e Bergkristall sonoanche le rivendicazioni di autenticità. Bergkristall sottolinea le proprie ambizioni quasi neorealiste, in un richiamo allo stile dei Bergfilme prodotti dal reparto documentaristico dell’Ufa, tanto da anteporre nei crediti gli attori locali non professionisti agli attori professionisti, mentre Gesetz ohne Gnade affida il ruolo principale all’autore del romanzo da cui è tratto facendogli interpretare una versione di sé più giovane e ribelle
Olaf Möller
Cast and Credits
T. it.: Caino!. T. int.: Mountain Crystal. Sog.: dal romanzo omonimo (1845) di Adalbert Stifter. Scen.: Harald Reinl, Hubert Schonger, Rose Schonger. F.: Josef Plesner. M.: Harald Reinl. Mus.: Giuseppe Becce. Int.: Franz Eichberger (Franz Valteiner), Maria Stolz (Sanna), Michael Killisch-Horn (Konrad), Hildegard Mayr (il piccolo Sannele), Hans Thöni (il padre di Franz Valteiners), Max Krutnig (Tobias), Hans Renz, Cilli Greif. Prod.: Josef Plesner, Hubert Schonger per Plesner-Film GmbH, Schongerfilm Hubert Schonger. 35mm. Bn.
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