Mer
28/06
Cinema Lumière - Sala Scorsese > 14:30
16 MM – XPQ: SENTIERI CHE SI BIFORCANO
André Habib (Université de Montréal), Guillaume Lafleur (La Cinémathèque québécoise) e Karl Wratschko.
Cinema sperimentale del Québec e del Canada
I tre programmi qui riuniti sono contraddistinti da una grande eterogeneità. Nonostante il titolo non intendono proporre una definizione prescrittiva di ciò che dovrebbe essere ‘il cinema sperimentale del Québec e del Canada’. Al massimo ci permettono di intravedere l’eclettismo che questa espressione racchiude: tre film psichedelici girati da un quebecchese a Parigi, stupendi film-diari realizzati da un canadese (innamorato del Québec) che vive a New York, il frammento di un filmato amatoriale in 8mm che mostra l’arrivo di Fernand Léger alla stazione ferroviaria di Québec City nel maggio del 1945, il primo film studentesco girato a Montréal da un filmmaker acadiano la cui eccezionale produzione era destinata a svilupparsi in parte negli Stati Uniti, un B-movie sperimentale di fantascienza dagli accenti surrealisti, un poetico film di found footage collettivo, un film queer intimo che mescola film e video… Questi titoli sono opera di filmmaker affermati (Bourque, Wieland) o di artisti che hanno realizzato solo uno o pochissimi film sperimentali (Lafleur, Desrosiers, Parent, Lafontaine). Hanno in comune il fatto di essere stati riscoperti o restaurati, in molti casi di recente, grazie al lavoro della Cinémathèque québécoise (che conserva i lavori di Joyce Wieland e di O’Leary e vari altri film di questa sezione). Molti di essi non sono mai stati proiettati pubblicamente al di fuori del Canada. Fanno parte di recenti iniziative storiografiche e archivistiche – cui questa sezione spera di contribuire – volte a mappare, scrivere e recuperare la storia del cinema sperimentale canadese e quebecchese (si veda Zryd & Broomer o Lafleur & Elwani). Esercizi isolati, indipendenti e orgogliosamente artigianali, tutti questi film solitari sono paradossalmente espressione di una collettività – una “comunità inconfessabile”, un “popolo assente” – e di una moltitudine. Fanno emergere, per la nostra massima felicità, la bellezza segreta di un mondo nascosto ma anche le possibilità sommerse del cinema, ed è una fortuna poter riportare in superficie e riscoprire tutto questo.
André Habib
XPQ: sentieri che si biforcano
XPQ è il titolo che Ralph Elawani e io abbiamo scelto per un libro collettivo sulla storia del cinema sperimentale in Québec che mescola interviste, documenti, saggi. L’équipe della Cinémathèque québécoise, cineasti e autori (tra cui André Habib dell’Università di Montréal) hanno reso possibile la nascita di questo volume dedicato a un aspetto poco noto della produzione cinematografica in Québec. Per molto tempo associato all’animazione sperimentale prodotta in seno al National Film Board of Canada / Office National du Film du Canada (McLaren, Lipsett, Hébert, Jodoin), il cinema sperimentale quebecchese è molto più vario, ricco e complesso. Un’analisi approfondita della produzione sperimentale indipendente dagli anni Trenta agli anni Sessanta rivela una sincronia con l’avvento dell’avanguardia in Québec. Per questo abbiamo voluto inserire nel programma due cortometraggi dell’artista visivo Omer Parent, che dimostrano il legame tra la nascente avanguardia e gli artisti visivi europei dell’epoca, come Fernand Léger. Il programma esplora poi i vari approcci che hanno caratterizzato il cinema sperimentale tra gli anni Sessanta e Ottanta, senza particolari criteri d’inclusione a parte l’estrema rarità dei film e la loro invisibilità al di fuori della città in cui sono stati realizzati. Quindi, dopo le parole elogiative pronunciate da Pauline Kael cinquant’anni fa durante un passaggio al Festival di Montréal, potremo giudicare con piena cognizione di causa un film inclassificabile dei registi Lafleur e Desrosiers, Tant que s’illuminera l’animal stratifié; scopriremo poi film che travalicano i programmi di studi sul cinema delle Università di Montréal e Concordia nel cui contesto sono nati (Desgagnés/Gélinas, Bourque); e osserveremo la nascita del cinema sperimentale queer (Lafontaine). Tutti questi film sono stati digitalizzati, restaurati e riscoperti negli ultimi anni e, con poche eccezioni, non sono mai stati visti fuori dei confini canadesi.
Guillaume Lafleur
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
ARRIVÉE DE FERNAND LÉGER DEVANT LA GARE DU PALAIS
TESTS ET JEUX EXPÉRIMENTAUX
SUR UNE MUSIQUE DE M. MUYBRIDGE
CORPUSCULAIRE
JOLICOEUR TOURISTE
TANT QUE S’ILLUMINERA L’ANIMAL STRATIFIÉ
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