ZAKOVANNAJA FIL’MOJ
Scen.: Vladimir Majakovskij. F.: Evgenij Slavinskij. Int.: Vladimir Majakovskij (l‘artista), Margarita Kibal’čič (sua moglie), Lilija Brik (la ballerina), Aleksandra Rebikova (lo zingaro). Prod.: Neptun 35mm. L.: 75 m (frammento). D.: 4′ a 18 f/s. Bn.
Scheda Film
Majakovskij scrisse la sceneggiatura di genere fantastico di Zakovannaja Fil’moj nel 1918 per la Neptun. La storia dell’artista affascinato dal personaggio di un film – una ballerina – che esce dallo schermo, entusiasmò i collaboratori di Majakovskij e fu la prima nel suo genere (Sherlock Jr. di Buster Keaton, che impiegava un simile espediente surrealista, venne sei anni dopo). Majakovskij volle l’amata Lilija Brik nel ruolo della ballerina che si trasforma in una donna in carne e ossa, e se stesso in quello dell’artista. Il film non soddisfò il regista, al pari degli altri suoi progetti cinematografici di quell’anno. Anziché riflettere i legami universali tra arte e vita, il principale conflitto del film si incentrava sulle grandi passioni. Già nei suoi articoli del 1913 Majakovskij aveva formulato il problema, cercando di risolverlo nelle proprie opere cinematografiche. In seguito il poeta tornò alla storia dell’artista e del personaggio uscito dallo schermo e scrisse la sceneggiatura di Serdce kino (Il cuore del cinema), della quale Zakovannaja Fil’moj può essere considerato la prima versione. Serdce kino fu scritto nel 1926 per il VUFKU (Centro direttivo della fotocinematografia panucraina), ma non fu mai girato. Di Zakovannaja Fil’moj si sono conservati solo piccoli frammenti che danno un’idea del film. Il resto è andato perduto.
Alisa Nasrtdinov