WOODCUTTERS OF THE DEEP SOUTH
Scen.: Lionel Rogosin. F.: Lionel Rogosin, Louis Brigante. M.: Louis Brigante. Int.: Lionel Rogosin (voce narrante). Prod.: Lionel Rogosin per Impact Films. DCP. Bn e Col.
Scheda Film
Nel 1972 grazie a Francis Walters sentii vagamente parlare di un singolare gruppo sorto vicino a Montgomery, Alabama. Era un’organizzazione di mezzadri bianchi e neri che tagliavano anche pini bianchi per le cartiere come lavoratori indipendenti. Malgrado li dividesse uno storico antagonismo, in qualche modo si erano uniti formando una cooperativa. Mi sembrava il soggetto ideale per illustrare le dinamiche dell’ostilità tra bianchi e neri e un tentativo molto creativo di superare quell’ostilità attraverso la reciproca cooperazione. […]
Il motore primo dell’organizzazione era James Simmons, che potremmo definire un agricoltore indipendente, un redneck di origini mezzadrili. […] I taglialegna lottavano strenuamente. Vendevano la loro produzione alle cartiere a condizioni marginali. Finanziavano i camion e le attrezzature attraverso le aziende, con un metodo molto simile al vecchio sistema della mezzadria, così che dopo alcuni anni i prestiti e gli interessi erano esorbitanti e sotto il controllo nominale delle aziende a causa di questo indebitamento.
Simmons e altri mezzadri decisero di unirsi per ottenere dalle aziende condizioni più eque, compresa un’assicurazione sulla vita e gli infortuni data la pericolosità del lavoro. Nel Sud poteva essere l’inizio di una nuova era. Andai a Tuscaloosa per incontrare James; sentivo che c’era da fare un film importante. Feci diversi viaggi in Alabama per capire come funzionava la Cooperativa dei taglialegna. […]
Cominciai a sospettare che ci fossero infiltrati dell’FBI. All’epoca l’FBI infiltrava pesantemente i movimenti per i diritti civili e altre organizzazioni di sinistra e di estrema sinistra. Martin Luther King era stato assassinato; si era attentato più volte alla vita di Castro. […] Tra tutti questi fatti c’era un collegamento. Nel mondo era in corso una guerra, la guerra fredda, e questi eventi erano alcuni dei suoi tentacoli. In ogni caso ciò che fecero J. Edgar Hoover, la CIA e tutta la schiera di elementi di destra nel Congresso e nel paese fu eliminare molte proteste genuine. Era un sistema; non era totalitario, ma era distruttivo. Operava controllando gli organi di informazione e manipolando l’establishment. Era una nuova versione del fascismo, che allora etichettai come fascismo di Madison Avenue. Sono certo che portò alla caduta di molte istituzioni progressiste e al disfacimento del tessuto democratico dell’America.
Lionel Rogosin
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