WITNESS FOR THE PROSECUTION

Billy Wilder

Sog.: dal racconto (1925) e dalla pièce omonima (1953) di Agatha Christie. Scen.: Billy Wilder, Harry Kurnitz. F.: Russell Harlan. M.: Daniel Mandell. Scgf.: Alexandre Trauner. Mus.: Matty Malneck. Int.: Marlene Dietrich (Christine Vole), Charles Laughton (Sir Wilfrid Robarts), Tyrone Power (Leonard Vole), Elsa Lanchester (Miss Plimsoll), John Williams (Brogan-Moore), Una O’Connor (Janet MacKenzie), Henry Daniell (Mayhew), Ian Wolfe (Carter), Norma Varden (Emily French). Prod.: Arthur Hornblow per Edward Small Productions, Inc., Theme Pictures, Inc. 35mm. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Witness for the Prosecution è tratto dall’omonima opera teatrale di Agatha Christie. Fu Marlene Dietrich, interessata al ruolo della protagonista, a suggerirla come materiale per un adattamento cinematografico a Billy Wilder, del quale era amica. La glaciale Christine Vole le offrì ampie possibilità per mettere alla prova le percezioni ambivalenti degli spettatori.
Il film si svolge prevalentemente in un’aula di tribunale. Leonard Stephen Vole (Tyrone Power), accusato di omicidio, ha come avvocato difensore Sir Wilfrid Robarts (Charles Laughton). Il caso sembra disperato fino alla comparsa della moglie di Vole (Dietrich) come testimone d’accusa: a quel punto si mette in moto un sofisticato gioco tra credibilità e colpevolezza.
Solo pochi esterni furono girati a Londra. Lo scenografo Alexandre Trauner, con cui Billy Wilder avrebbe poi lavorato a L’appartamento (1960), ricostruì in teatro di posa l’aula di tribunale e perfino un’intera stazione ferroviaria. I costumi erano disegnati da Edith Head, più volte premiata con l’Oscar. I suoi severi abiti accollati e stretti in vita accentuarono quella che la stampa definì la “bellezza glaciale” di Dietrich. La prima del film si svolse a Londra. La regia di Billy Wilder e la recitazione di Charles Laughton furono unanimemente elogiate e perfino la Christie fu soddisfatta della versione cinematografica. L’interpretazione di Dietrich venne lodata come “misteriosa” e “affascinante”. Si disse che si era trasformata in un “angelo nero”. Witness for the Prosecution ricevette sei nomination all’Oscar: nessuna di esse però riguardò Dietrich. Oggi il film è considerato uno dei migliori courtroom movies.

Kristina Jaspers

 

Copia proveniente da

Per concessione di Park Circus. Preservato da UCLA Film & Television Archive con il sostegno The Film Foundation.