WINTER KEPT US WARM

David Secter

Scen.: David Secter, Ian Porter, John Clute. F.: Robert Fresco, Ernest Meershoek. M.: Michael Foytényi. Mus.: Paul Hoffert. Int.: John Labow (Doug), Henry Tarvainen (Peter), Joy Tepperman (Bev), Janet Amos (Sandra), Ian Ewing (Artie), Jack Messinger (Nick), Larry Greenspan (Larry), Sol Mandlsohn (Hall Porter). Prod.: David Secter per Varsity Films. DCP. D.: 81’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

David Secter aveva ventun anni quando decise di trascorrere buona parte dell’ultimo anno all’Università di Toronto scrivendo e dirigendo un film ispiratogli dall’amore non corrisposto per un compagno di studi. Il lungometraggio che ne risultò, Winter Kept Us Warm, fu il primo film canadese in lingua inglese a essere presentato a Cannes, destò in David Cronenberg l’ambizione di diventare regista e ha il merito di essere il primo film canadese a tematica gay, anche se nel 1965 questo aspetto venne minimizzato, dato che in Canada l’omosessualità fu legalizzata solo quattro anni dopo. A dire il vero, Secter sostenne che gli attori non fossero consapevoli del sottotesto gay che conferisce complessità e intensità emotiva al rapporto tra l’introversa matricola Peter (Henry Tarvainen) e il carismatico studente dell’ultimo anno Doug (John Labow). I due diventano grandi amici, ma il desiderio inespresso che Secter riesce a cogliere nei loro incontri è tangibile, e si avverte un’inequivocabile tensione erotica mentre li osserviamo giocare sulla neve o insaponarsi la schiena a vicenda dopo la palestra. Quando Doug confessa a Peter di aver imparato a memoria uno dei brani del suo album di canzoni popolari finlandesi e di saperlo suonare alla chitarra, il gesto appare come una dichiarazione d’amore, ma Secter è ben consapevole di quanto i gesti possano essere fraintesi e i segnali ignorati. Secter si ispirò a Cassavetes e Godard per dare forma alla propria visione con le scarse risorse a disposizione. L’inesperienza del cast e della troupe, cosi come la produzione caotica, s’intravedono in alcune interpretazioni impacciate o in sporadici disallineamenti tra suono e immagine, ma la regia di Secter è creativa e intelligente, e la seducente sincerità emotiva del film compensa ampiamente i limiti tecnici. Winter Kept Us Warm è un vivido spaccato di un’epoca ben precisa, ma ciò che ancora oggi lo rende così intenso e attuale, a sessant’anni di distanza, è l’autentico senso di tristezza e rimpianto che riesce a evocare, mentre assistiamo all’inesorabile allontanarsi di due persone. Come ha detto in seguito lo stesso Secter, “l’amicizia, come la neve, è splendida ma fugace”.

Philip Concannon

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2024 da Canadian International Pictures in collaborazione con Library and Archives Canada, Blackhawk Films, Five Seventy Films, Saturated Hats, a partire dai negativi originali A/B. Con il sostegno di Telefilm Canada