The Star Witness
Scen.: Lucien Hubbard. F.: James Van Trees. M.: Harold McLernon. Scgf.: John Hughes. Int.: Charles ‘Chic’ Sale (nonno Summerill), Walter Huston (procuratore Whitlock), Frances Starr (Ma Leeds), Grant Mitchell (Pa Leeds), Dickie Moore (Ned Leeds), Sally Blane (Sue Leeds), Edward J. Nugent (Jackie Leeds), George Ernest (Donny Leeds). Prod.: Warner Bros. Pictures, Inc. 35mm.
Scheda Film
Per molti versi questo bizzarro film del 1931, al contempo commedia eccentrica, melodramma familiare, film di gangster e pellicola pedagogica, fa da pendant al ben più noto Wild Boys of the Road girato da Wellman due anni dopo. Entrambi i film si concedono una certa nostalgia della vita familiare e della giovinezza, con macchine coperte di graffiti e piene di giovani innamorati, grandi torte al cioccolato e un’eterna figura paterna interpretata da Grant Mitchell. Dal punto di vista della trama i due film divergono, portando i loro protagonisti a confrontarsi l’uno con il terrore di un viaggio senza meta e altro con l’orrore di ritrovarsi prigioniero a casa propria, ma i cattivi – il governo incapace di proteggere i propri cittadini e i criminali che rendono la vita difficile alle persone oneste – si equivalgono. Come Wild Boys, e nonostante una trama che per Wellman è più complicata del solito, The Star Witness riposa tutto sulle piccole spalle del suo attore più giovane, l’allora sconosciuto Dickie Moore. In una delle sue prime apparizioni importanti, gli basta strisciare goffamente in mezzo a un mucchio di giocattoli, reclamare una seconda porzione di fagioli o scoppiare a piangere durante un momento di intimità familiare per farci capire chi è il vero ‘supertestimone’: un bambino innocente che vede gli adulti combinare ogni genere di pasticcio volendo fare la cosa (che considerano) giusta. Il pasticcione per eccellenza è naturalmente la vera star del film, Charles ‘Chic’ Sale: il suo nonno irascibile e ubriacone, veterano della Guerra civile, metterebbe a repentaglio la vita del nipote pur di dimostrarsi un buon americano. Il personaggio riassume confusamente anche la visione politica di Wellman (“le mie idee politiche sono un po’ eccentriche”, disse). Pare che Sale fosse un tipo difficile anche nella realtà e che lui e Wellman si scontrassero spesso, come ricordò lo stesso regista: “Chic Sale, il nonno di The Star Witness, difficile da gestire, sempre in ritardo sul set, si lamentava di tutti. Io dapprima fui comprensivo, educato e paziente. Poi mi resi conto che non era mica un vecchio, quello era solo il suo ruolo. Aveva la mia età. Lo ridimensionai alla velocità del fulmine. Gli dissi che se non si dava una regolata lo avrei fatto invecchiare sul serio, e non grazie al trucco. Si diede una regolata”.
Gina Telaroli