THE SIN OF NORA MORAN

Phil Goldstone


Scen: Frances Hyland, dal racconto “Burnt Offering” di M. Maxwell Goodhue; F.: Ira H. Morgan; M.: Otis Garrett; Mu.: Heinz Roemheld (non accr.); Int.: Zita Johann (Nora Moran), Paul Canavagh (Bill Crawford), Alan Dinehart (John Grant), Claire Du Brey (Mrs. Crawford), John Miljan (Paulino), Henry B. Walthall (Padre Ryan), Sarah Padden (Mrs. Watts), Otis Harlan (Mr. Moran), Aggie Herring (Mrs. Moran), Cora Sue Collins (Nora Moran da bambina), Ann Brody, Syd Saylor, Harvey Clark, Joseph W. Girard, Rolfe Sedan; Prod.: Majestic Pictures Inc.; 35mm. D.: 65’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

The Sin of Nora Moran non è un film né classico né kitsch, ma una combinazione unica di entrambi questi elementi. La sua trama (una donna sempre più intrappolata in una vita fatta di degradazione), tipica dei film precedenti al codice Hays, e l’estrema limitatezza del suo budget sono caratteristiche comuni nei B-movie di quel periodo. È il modo in cui viene narrata la storia che conferisce a Nora Moran una qualità unica, ricorrendo a flashback, flash-forward e a un gioco di flashback nel flashback talmente complesso che l’intera struttura narrativa inizia ben presto a perdere un senso compiuto, per assumere una forma onirica, completamente libera, che rappresenta un punto di forza del film piuttosto che un suo limite. I critici contemporanei hanno spesso associato questo film a The Power and the Glory, visto che è proprio da quest’ultimo che Nora Moran prende in prestito la tecnica del “narratage”. Sino ad allora, certamente niente del calibro di Nora Moran era mai stato realizzato da Phil Goldstone, che dal 1921 si occupava di produzione di film a basso costo e il cui lavoro più conosciuto resta The Vampire Bat (1933). Secondo alcune fonti, è possibile che a realizzare il film non sia stato in realtà Goldstone, che solo in un secondo momento aveva preso il posto del regista originario Howard Christy, che alcuni mesi prima aveva diretto Sing Sinner Sing per Goldstone. Chiunque sia stato l’artefice di Nora Moran, gli appassionati di cinema non possono che essergli profondamente grati. Ipnotico, allucinante, artistico: forse il miglior B-movie degli anni ’30.

UCLA Film and Television Archive – Tenth Festival of Preservation, 2000

Preservato nel 2000 da un negativo immagine 35mm nitrato e una copia lavoro immagine e sonoro nitrato fornita da Film Preservation Associates. Laboratorio: Cinema Arts, Inc. Sonoro: Audio Mechanics e DJ Audio. Finanziato da The Packard Humanities Institute