SURRENDER

William K. Howard

Sog.: dal romanzo Axelle (1928) di Pierre Benoit. Scen.: S.N. Behrman, Sonya Levien. F.: James Wong Howe. M.: Paul Weatherwax. Scgf.: Anton Grot. Mus.: Carli Elinor, R.H. Bassett. Int.: Warner Baxter (sergente Dumaine), Leila Hyams (Axelle von Meirbach), C. Aubrey Smith (conte Reichendorf), Ralph Bellamy (capitano Elbing), Alexander Kirkland (maggiore Dietrich Reichendorf), William Pawley (Gourrut), Howard Phillips (Claverie), George Beranger (Fichet), Bodil Rosing (Dominica), Bert Hanlon (Vandaele). Prod.: William K. Howard per Fox Film Corporation. DCP 4K. D.: 69’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

L’ambizioso ma compatto film pacifista realizzato da William K. Howard nel 1931 ricorda stranamente La grande illusione (1937) di Jean Renoir, pur essendo l’adattamento di un romanzo del 1928 di Pierre Benoît, l’autore di L’Atlantide. Warner Baxter è un ufficiale francese rinchiuso in un castello prussiano convertito in campo di prigionia; con Ralph Bellamy, qui con un testa rasata alla Stroheim (per la quale chiese ed ottenne un extra alla Fox), Baxter intrattiene conversazioni filosofiche mentre i due si contendono le attenzioni della giovane castellana interpretata da Leila Hyams. “Surrender riveste un notevole interesse in quanto è una sorta di ufficioso precursore della Grande illusione di Renoir. È meno pacifista e più melodrammatico, ma le radici sono quelle, e il parallelismo tra il ruolo interpretato da Ralph Bellamy qui e quello interpretato da von Stroheim nel film di Renoir è molto forte. Le due opere sono inoltre simili dal punto di vista visivo, il che fa pensare che Renoir avesse visto questo film, benché dovesse conoscere anche l’opera teatrale francese da cui è tratto” (William K. Everson, New School Film Series program notes, 25 luglio 1979).
In questo film Howard collaborò nuovamente con il direttore della fotografia James Wong Howe subito dopo la svolta stilistica realizzata insieme in Transatlantic; sebbene siano qui meno pronunciati, gli effetti di profondità di campo comprendono immagini straordinarie girate in una palude ricostruita in teatro di posa su due set insonorizzati negli studios della Fox. Sempre nelle parole di Everson, “come tutti i film di Howard, anche questo è ben composto e montato, con una tecnica elegante ma discreta […]. Alla fotografia di Howe si accompagnano le scenografie e la direzione artistica di Anton Grot, che quello stesso anno firmò uno dei migliori lavori della sua carriera con Svengali di John Barrymore per la Warner”.

Dave Kehr

Copia proveniente da

Per concessione di Park Circus.
Restaurato nel 2019 in 4K da 20th Century Fox in collaborazione con MoMA – The Museum of Modern Art presso il laboratorio Cineric and Audio Mechanics a partire da copie nitrato (e, per Quick Millions, da un controtipo positivo) conservate presso MoMA.