PUTTING PANTS ON PHILIP

Clyde Bruckman

T. it.: Metti i pantaloni a Philip. Sog.: Leo McCarey. F.: George Stevens. M.: Richard Currier. Int.: Stan Laurel (Philip), Oliver Hardy (Piedmont Mumblethunder), Dorothy Coburn (ragazza inseguita da Philip), Harvey Clark (il sarto), Charles A. Bachman (poliziotto), Sam Lufkin (dottore), Ed Brandenburg (autista del bus). Prod.: Hal Roach per Hal Roach Studios. DCP. D.: 21’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Film a tema. L’argomento: le braghe. L’esito: parlare di mascolinità e smontarla. Cosa rara, ma neanche tanto per Laurel & Hardy. Qui non si tratta della donna che voleva i pantaloni, ma dell’uomo che non è disposto a rinunciare al gonnellino. Stan è un giovane giunto a New York da una sorta di altro mondo (la Scozia) con tanto di kilt d’ordinanza: mette subito in chiaro con l’ufficiale dell’emigrazione il suo spregio per i costumi locali. Oliver è lo zio d’America. Lo scozzese quando vede una sottana (femminile) perde la testa e schizza all’inseguimento, con saltello di lancio. La bizzarra foggia del suo vestire attrae capannelli di autoctoni increduli ed entusiasti. Per lui, farsi prendere le misure dal sarto è un abisso di umiliazione. Passando sopra le grate, anticipa Marilyn (e fa svenire le signore, avendo perso le mutande). È un film teorico (consapevolmente o meno, queste sono quisquilie) che mai rinuncia a perdere il dono della stupidità. Per opinione largamente condivisa, è anche il film che lancia il duo come coppia fissa.

Andrea Meneghelli

Copia proveniente da

Restaurato nel 2023 da Blackhawk Films a partire da una copia safety 16mm, ricavata da Robert Youngson nel 1956 dal negativo camera originale della collezione Jon Mirsalis, e un 16mm fine grain con didascalie sostitutive ricavate dallo stesso elemento negli anni Sessanta