PAR DESMIT MINŪTĒM VECĀKS

Herz Frank

F.: Juris Podnieks. Mus.: Ludgards Gedravičus. Prod.: Riga Film Studio. DCP. D.: 10’. Bn

Proveniente da Nacionālais kino centrs per concessione di Reinis Norkārkls

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il film non contiene parole; si limita a osservare dei bambini che assistono a uno spettacolo di burattini. In dieci intensi minuti gran parte dei sentimenti umani prende vita sui quei volti: gioia, spavento, pietà e felicità. Sul palcoscenico i burattini combattono e il viso del bimbo riflette l’eterna lotta tra bene e male, la sua anima.
Par desmit minūtēm vecāks è composto da un’unica sequenza. Juris Podnieks lo ha girato senza stacchi, non c’è stato bisogno di montarlo! Però questo pezzo di vita non è caduto dal cielo. Avevo lavorato quattro anni alla preparazione di questo film, o forse per tutta la vita. Sin dall’infanzia ricordo le parole della Sacra Bibbia: “il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente”. Ed è proprio questo che abbiamo filmato nel buio della sala: l’immagine di un essere vivente, di un’anima!
È semplice: per tutto il film vediamo il volto di un bambino che sta osservando uno spettacolo di burattini. Vediamo il modo in cui la sua anima reagisce a una battaglia tra bene e male. Non vediamo il combattimento del dottor Dolittle con i pirati malvagi, ma osserviamo la battaglia a colpi di spada sul volto del bambino. Però abbiamo dovuto arrivarci a questa semplicità. Per trovare soggetti già pronti nella realtà, per vederne il valore artistico, bisogna essere in contatto con la vita, con il cuore, con l’anima.
Disse Lev Tolstoj: “Non si può scrivere una storia senza lasciare un pezzetto di carne nel calamaio”. Parafrasando il grande autore, non è possibile realizzare un film pieno d’emozione senza lasciare tracce di anima sullo schermo. Forse quelle tracce sono legami con i nostri eroi – poco importa se siano bambini, peccatori o profeti – che rendono i nostri vecchi documentari ancora attuali.

Herz Frank

Copia proveniente da

per concessione di Reinis Norkārkls