PANE NOSTRO
35mm. D.:12’.
Scheda Film
Poemetto commentato solamente da una partitura musicale e che srotola un nastro di immagini giulebbose: pecorai da presepe, mandrie all’alba, distese di grano, trebbiature gaie, villici che danzano il saltarello, tappeti di erba, un bambino che recita il Pater noster e la preghiera spodestata dalla scritta mussoliniana “Rispettate il pane, profumo della mensa…etc.”. Il regista inciampa in un cartolinesco idillio bucolico e festeggia la spensierata e salubre gioiosità di un’arcadia contadina troppo stucchevole, per essere verosimile, e conforme all’iconografia dei sussidiari scolastici. È questa una ruralità gioconda, astorica, dispensata dalle pulsioni eroiche dei consuntivi documentari sulle bonifiche.
(Mino Argentieri, L’occhio del regime, Vallecchi, 1979)