ON THE TRAIL OF THE TIGRESS

Paul Bourgeois [Paul Sablon]

Scen.: Olga Printzlau. Int.: Paul Bourgeois, Betty Schade, Rosita Marstini, J.J. Bryson. Prod.: Bison Motion Pictures. DCP. D.: 26’. Col. (da un nitrato imbibito)

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

On the Trail of the Tigress è un muto americano con un tocco belga. La sceneggiatura fu scritta da Olga Printzlau, che lavorò anche con Cecil B. DeMille e Clarence Brown, ma sia la regia che il ruolo del protagonista erano nelle mani di Paul Bourgeois (1888-1940). Dietro le quinte Bourgeois fece anche da addestratore dei grandi felini. Era nato a Bruxelles nel 1888 con il nome di Paul Sablon, che cambiò in Paul Bourgeois dopo l’arrivo negli Stati Uniti nel 1912. Qualche anno prima Sablon/Bourgeois si era lanciato nell’industria cinematografica dei Paesi Bassi. Aveva lavorato per Alfred Machin e la Pathé come cameraman e attore, interpretando un giovane marinaio vittima di un’imboscata su una nave in fiamme in L’Or qui brûle di Machin. Grazie alla sua temerarietà e alla sua dimestichezza con gli animali selvaggi, Sablon divenne il cameraman abituale per la tigre di Machin, Mimir. Concluso il lavoro con Machin andò a Parigi e ad Amburgo e viaggiò per un po’ con il circo Hagenbeck perfezionando la sua tecnica di domatore. Negli Stati Uniti Bourgeois creò serragli a Detroit, Newark, Inglewood e Fort Lee. Rimase attivo come addestratore di animali per varie case di produzione americane. Alice Guy, produttrice e sceneggiatrice di Beasts of the Jungle (1913), conservava di lui un bel ricordo: “A volte lo studio sembrava un serraglio, perché gli animali selvaggi ci fornivano del materiale eccellente. Un giorno l’addestratore Bourgeois mi portò una magnifica tigre di tre quintali. Mi assicurò che era la dolcezza incarnata e mi pregò di accarezzarla attraverso le sbarre della gabbia, per far coraggio agli attori. Ammetto che provai una certa esitazione, ma un regista non può essere un coniglio; lo feci, e Princess accolse molto bene il mio gesto, facendo le fusa e strofinandosi contro le sbarre come un gattone”.

Leen Engelen

Copia proveniente da

Restaurato nel 2021 da Cinémathèque Royale de Belgique, da una copia in nitrato conservata presso Belfilm vzw