NÊNE
S.: da un romanzo di Ernest Perrochon. F.: Louis Chaix. In.: Sandra Milowanoff (Nêne), Edmond Van Daële (Corbier), Gaston Modot (Jean), France Dhélia. P.: Films de Baroncelli. 35mm. L.: 1656 m. D.: 82′ a 18 f/s.
Scheda Film
Il vostro libro, lo sapete, io l’ho letto, riletto, meditato, l’ho vissuto in me, e quando ho creduto di possederne il segreto, di sentirne la pulsazione, ho voluto rendere partecipi gli altri del mio arricchimento. È a questo punto che ho conosciuto il dubbio e l’angoscia. Come tradurre questo testo, così esatto negli effetti netti e nelle fragili nuances, senza tradirne la forza risoluta, le palpitazioni di sofferenza e amore? Dove voi avete il dialogo, lo studio e la descrizione, le variazioni e le sfumature delle parole francesi, dei termini rurali così ispidi, così carichi di poesia campestre e di realtà, io altro non ho che l’immagine, la sintesi luminosa che, in un lampo, deve proiettare il dramma nelle sue variazioni numerose, ricche di sfumature come una pagina vivente.[…] Ma ora, cosa direte? Della sana e robusta ragazza di campagna, della Cerere salda e patinata come un chicco di frumento, che campeggia nella vostra georgica, io farò una gracile fantesca dal corpo ingrato, impaurito, affaticato dal lavoro, la devozione, la povertà. Mi illudo, tuttavia, di essere scusato. La colpa, ancora una volta, è da attribuire all’ottica terribile del cinema. Tutto, sullo schermo, è espressivo e rapido. I dettagli disseminati qua e là, le annotazioni disperse, un tratto, tutto è condensato da un raggio. Ciò che lo scrittore analizza, io lo mostro.
Lettera di de Baroncelli a Ernest Perrochon, Cinéa-Ciné pour tous, 9, 15 marzo 1923