LUMIÈRE D’ÉTÉ

Jean Grémillon

Scen., Dial.: Jacques Prévert, Pierre Laroche. F.: Louis Page. Mo.: Louisette Hautecœur. Scgf.: Max Douy su bozzetti di André Barsacq e Alexandre Trauner. Mu.: Roland Manuel. Su.: Jean Monchablon. Int.: Madeleine Renaud (Cri-cri), Pierre Brasseur (Roland), Madeleine Robinson (Michèle), Paul Bernard (Patrice), Georges Marchal (Julien), Marcel Lévesque (Monsieur Louis), Léonce Corne (Tonton), Charles Blavette (Vincent), Jane Marken (Louise Martinet), Henri Pons (Amédée), Gérard Lecomte (Dany), Raymond Aimos (Ernest), Josette Paddé (donna al ballo mascherato), Georges Yvon (un operaio). Prod.: Films André Paulvé. Pri. pro.: 26 maggio 1943 DCP. D.: 112’. Bn. 

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Con Lumière d’été, Grémillon propone una nuova variazione sul tema della coppia, soggetto centrale del suo cinema dopo Gueule d’amour. L’opposizione tra vita privata e vita sociale sviluppata in Remorques passa in secondo piano dietro la contraddizione fra desiderio di possesso e bisogno di libertà che esacerba la relazione amorosa. Come in L’Étrange Monsieur Victor e Remorques si ritrova il confronto fra una vecchia coppia, più o meno logorata, e una coppia che si sta formando. Ma la molteplicità dei personaggi di primo piano permette di costruire altre figure di coppia che sono altrettante variazioni fra questi due poli, e il racconto stesso conduce a una serie di modifiche nella composizione di queste figure. […] Tranne l’episodio finale, il solo evento drammatico ha avuto luogo prima che inizi il racconto: si apprende che Patrice ha ucciso sua moglie e che ha contraffatto l’omicidio mascherandolo da incidente di caccia, con la complicità di Christiane. L’intrigo di Lumière d’été può riassumersi in una serie di cambiamenti nella composizione delle due coppie di partenza; le peripezie corrispondono ai diversi tentativi di nuove unioni, di cui alcune falliscono e una sola alla fine si stabilizza. Nessuna di queste coppie è ‘legittima’, il che favorisce i cambiamenti, ma ciò non può mancare di sorprendere nel clima morale molto pesante del regime di Vichy. Contrariamente a L’Étrange Monsieur Victor e a Remorques, la formazione e la dissoluzione delle figure di coppia sfuggono alla problematica dell’adulterio: la morale sociale svanisce dietro la morale individuale, il che dona una tonalità stranamente moderna a questo film.

Geneviève Sellier, Jean Grémillon. Le cinéma est à vous, Meridiens Klincksieck, Paris 1989

Restaurato da Cinémathèque française in collaborazione con SNC – Société Nouvelle de Cinématographie