LOS SOBREVIVIENTES

Tomás Gutiérrez Aléa

T. it.: I sopravvissuti. T. int.: The Survivors. Sog.: liberamente ispirato al racconto Estatuas sepultadas di Benítez Rojo. Scen.: Tomás Gutiérrez Aléa, Antonio Benítez Rojo. F.: Mario García Joya. M.: Nelson Rodríguez. Scgf.: José Manuel Villa. Mus.: Leo Brouwer. Int.: Enrique Santisteban (Sebastián Orozco), Juanita Caldevilla (Doña Lola), Germán Pinelli (Pascual Orozco), Ana Viña (Fina Orozco), Reynaldo Miravalles (Vicente Cuervo), Vicente Revuelta (Julio Orozco), Leonor Borrero (Cuca). Prod.: ICAIC. DCP. D: 108’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Sembrava proprio che il 1978 sarebbe stato l’anno della normalizzazione delle relazioni con gli Stati Uniti. Ma fu anche l’anno in cui Cuba e l’Unione Sovietica sottoscrissero il più importante protocollo di scambio commerciale nella storia delle loro relazioni economiche, mentre in Africa si intensificava la presenza delle truppe militari cubane. In quanto all’ICAIC, permanevano problematiche derivanti dalle difficoltà economiche del paese e dalle sue gerarchie. In quell’anno Aléa era impegnato sul set di Los sobrevivientes, una commedia che mette in scena le inquietudini sulla struttura socioeconomica cubana, tema che il cineasta aveva già esplorato nei suoi lavori precedenti. Per questo nuovo film l’idea era partire dall’assurdo: riprendere l’istanza marxista sullo sviluppo della società, però all’inverso. Il regista stesso si spiega così: “se le forze produttive invece di svilupparsi decrescessero, si creerebbe una involuzione socioeconomica. Ho voluto creare una metafora di questo meccanismo utilizzando una famiglia borghese incastonata dentro alla Rivoluzione. Si parte dal capitalismo fino ad arrivare allo stato selvaggio”. Merita una menzione la collaborazione tra Aléa e il compositore Leo Brouwer, che lavorò con il regista in maniera nuova, affinché la musica fosse un elemento integrante del linguaggio audiovisivo, al pari della fotografia e della regia, nell’ottica di una vera e propria opera collettiva. Los sobrevivientes è liberamente ispirato al racconto Estatuas sepultadas di Benítez Rojo; il tema della reclusione, che ricorda L’angelo sterminatore, lo humour nero che declina nel grottesco e che più che la risata facile cerca la complicità dello spettatore lo rendono a tratti un omaggio a Luis Buñuel, cineasta per il quale Titón (Aléa) nutriva una particolare devozione.

Juan Antonio García Borrero, Hasta cierto Titón, Editorial Oriente, Santiago de Cuba, in corso di pubblicazione

Copia proveniente da

Restaurato nel 2016 da Academy Film Archive in collaborazione con ICAIC presso i laboratori Roundabout and Audio Mechanics e L’Immagine Ritrovata, a partire da un negativo originale 35mm, un negativo colonna ottico 35mm e un interpositivo 35mm