LILIANA CAVANI: INTERNO BERLINESE

Gideon Bachmann

DCP. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un backstage inedito di uno dei film più internazionali di Liliana Cavani. Dal gioco difficile di mediazione (italiano, giapponese e inglese) sul set per far dialogare attori con personalità e cultura – oltre che lingua – differenti, alle scene di relax nelle pause delle riprese, la regista si muove approfondendo il meccanismo psicologico che soggiace all’esperienza amorosa: l’incantamento, la devozione, la dedizione… Un filo rosso – così dichiara l’autrice a Bachmann – lega il grande macrotema del suo percorso autoriale: la grande storia, che si sviluppa fra e con le profondità delle relazioni psicologiche, attraverso la coscienza di noi stessi, sulla base della intensità delle scelte personali, delle azioni. I suoi film sono spesso un tentativo di dare risposte a – poche e fondamentali – domande eterne e comuni a tutti, quei quesiti che sono poi trasversali alle varie arti e imprese del sapere, siano esse la grande letteratura (Tanizaki, nel caso, ma non solo) o la filosofia o il teatro.

Riccardo Costantini

Copia proveniente da