LILIANA CAVANI: INTERNO BERLINESE
DCP.
Scheda Film
Un backstage inedito di uno dei film più internazionali di Liliana Cavani. Dal gioco difficile di mediazione (italiano, giapponese e inglese) sul set per far dialogare attori con personalità e cultura – oltre che lingua – differenti, alle scene di relax nelle pause delle riprese, la regista si muove approfondendo il meccanismo psicologico che soggiace all’esperienza amorosa: l’incantamento, la devozione, la dedizione… Un filo rosso – così dichiara l’autrice a Bachmann – lega il grande macrotema del suo percorso autoriale: la grande storia, che si sviluppa fra e con le profondità delle relazioni psicologiche, attraverso la coscienza di noi stessi, sulla base della intensità delle scelte personali, delle azioni. I suoi film sono spesso un tentativo di dare risposte a – poche e fondamentali – domande eterne e comuni a tutti, quei quesiti che sono poi trasversali alle varie arti e imprese del sapere, siano esse la grande letteratura (Tanizaki, nel caso, ma non solo) o la filosofia o il teatro.
Riccardo Costantini