LICHTSPIEL OPUS 1
35mm. D.: 11′
Scheda Film
Uno dei primi compositori per radio e con un vivo interesse per la Gebrauchsmusik [“musica d’uso”], introdotta e resa celebre da Paul Hindemith negli anni Venti e Trenta, Butting non credeva nella musica fine a se stessa. Le prime esperienze di Butting nella “Hausmusik” [musica domestica, o da suonare in casa], riflettono perfettamente questa visione, così come l’‘utiltaristico’ concerto per banjo e ovviamente la musica per film, tra tutti il medium più popolare. Composta per orchestra d’archi, la partitura di Opus I si ispira ed estende il pensiero musicale di Arnold Schoenberg e della sua Verklärte Nacht [Notte trasfigurata].
Timothy Brock
In una sala cinematografica di Francoforte, la U.T. im Schwan, davanti a un gruppo ristretto di artisti e critici, è stato presentato quanto segue, proposto su una superficie nera: con scansione ritmica comparivano forme rotonde di colore azzurro, che si espandevano per poi dissolversi in configurazioni ellittiche. Forme appuntite si introducevano come spine dai bordi dell’immagine spingendosi verso la parte centrale. Nastri rosa e verde-chiaro attraversavano la superficie come in una danza. Ora contorni indefinibili svolazzavano come uccelli, ora forme rotonde e forme spigolose si pungevano aggressive le une con le altre in un prestissimo. Un sole rosso vibrava come in preda alle doglie, un raggio colorato si muoveva come in un respiro; forme cubiche venivano scaraventate verso la parte centrale dell’immagine; delle onde fluttuavano e guizzavano. E l’impressione suscitata da questo spettacolo amorfo era: La creazione.
Il suo autore è il pittore di Monaco Walter Ruttmann, che con questo Photodram op. 1, ancora senza titolo, ha creato un’opera di grande fantasia, e per realizzarla ha dipinto in nove mesi ben diecimila disegni, ed è poi riuscito a trasformare in realtà il suo film dipinto grazie all’invenzione di un’apparecchiatura tecnica. (…)
Questa arte si serve solo esteriormente delle modalità espressive del pittore, in quanto per via delle sue forme dipinte a mano si rivolge agli occhi. Ma il suo obiettivo non è fornire il prodotto abituale della pittura, un’immagine fissata nel tempo e rappresentare un unico istante (…), il senso della nuova arte è la pittura in movimento.
Bernhard Diebold, Eine neue Kunst. Die Augenmusik des Films, “Frankfurter Zeitung”, 2 aprile 1921