Le versioni italiane di QUAI DES BRUMES

Marcel Carné

S.: dal romanzo di Pierre Mac Orlan. Sc.: Jacques Prevert. F.: Schufftan, Louis Page, Marc Fossard, Henri Alekan, Philippe Agostini. Scgf.: Alexandre Trauner. Mu.: Maurice Jaubert. In.: Jean Gabin, Michèle Morgan, Michel Simon, Pierre Brasseur, Robert Le Vigan, Aimos, Delmont, Pérès, René Génin. P.: Grégor Rabinovitch.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Quai des Brumes vince a Venezia la Coppa Volpi, ma Luigi Freddi, Direttore Generale per la Cinematografia, è molto critico verso il film come si evince dalle sue note censorie: “Questo film che si svolge in un’atmosfera grigia, livida, fumosa, che toglie determinatezza e verità alle cose e agli uomini, ma tutti li tuffa in un nebbioso girone diabolico, costituisce il tipico prodotto di un complesso che, con le sue ultime manifestazioni artistiche politiche intellettuali, rivela una senilità precipitante e morbosa, un vizio ormai bene accertato per la sua vistosa purulenza. Se il compito della censura fosse solo quello di essere un pacato osservatore della produzione filmistica mondiale, forse potrebbero bastare ancora poche contestazioni per delimitare, con tranquilla esattezza, le qualità e le caratteristiche di una parte dell’ultima produzione cinematografica francese. Ma il nostro compito, ben più vasto, meno ozioso e più nobile, è quello di salvaguardare, attraverso una scrupolosa coscienza morale, da deviazioni e da facili concessioni generatrici di sentimenti e concetti malsani, gli spettatori, i più giovani in modo speciale, che offrono ad un’opera come questa in esame, particolarmente efficace nei mezzi drammatici e rappresentativi, una ricettività non guardinga ma ingenua, facile ad essere impressionata dai toni forti e incisivi”. […

(Rapporto del Direttore Generale per la Cinematografia al Ministero degli Interni, in Luigi Freddi, Il cinema, Gremese, Roma, 1994)

Nonostante l’avversità di Freddi il film esce in Italia in distribuzione. La copia è però mutilata come sarà possibile comprendere dalla proiezione comparata dello stesso frammento proveniente dalla copia circolata in Italia sotto il fascismo, di quella distribuita nel dopoguerra e di quella originale francese.

Copia proveniente da